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Giovani, è l’ora di crederci. Tanti talenti: serve spazio

Come riporta il Qs-La Nazione, ce ne sono tanti da seguire con occhio calcistico indagatore, della serie questo magari è forte davvero, ci sono infatti Gori, Sottil, Diakhate, Lakti, senza dimenticare poi Vlahovic, Hristov, Graiciar, Kukovec, Zinfollino e Brancolini (classe 2001) considerato in prospettiva un gran portiere, e poi Castrovilli che bene sta facendo in B nella Cremonese: quasi 25 milioni ha investito Corvino (consideriamo anche Milenkovic e Dragowski) per giovani nati dal 1997 in poi, ci si chiede però quale spazio potranno avere – senza una filosofia di partenza condivisa da tutti e adeguata agli obiettivi – considerato che in questa stagione Lo Faso e Zekhnini, aggregati alla prima squadra, sono rimasti sempre in panchina.

Certo è (anche) questione di gerarchie. Pioli ha già detto che in futuro spera di poter avere a disposizione un gruppo meno ampio, perché inevitabilmente se qualcuno non gioca mai poi perde le tensione agonistica e magari anche la voglia di allenarsi. Non solo perché è arrivata in finale alla Viareggio Cup, la Fiorentina Primavera è una delle squadre giovanili più apprezzate del campionato italiano. Tanto si è scritto, due stagioni fa, a proposito di Abdou Diakhate, scoperto da un osservatore viola mentre giocava a calcio in una piazza di Firenze e protagonista a Moena nel primo ritiro di Sousa; il quale se lo portò in tournéè negli Stati Uniti, facendolo giocare contro Psg e Benfica. Il ragazzo, classe ’98, entrò addirittura nell’orbita dell’occhiuto procuratore Raiola, prima di retrocedere nei ranghi travolto – forse – da popolarità improvvisa.

Due anni dopo c’è anche lui fra i protagonisti più invidiati del settore giovanile viola. E magari ora è ponto per sostenere lo stress da prima pagina, o quasi. Nel frattempo Corvino, ieri a Lecce per i funerali del padre di Vincenzo Vergine, responsabile del settore giovanile viola, spera di aggiungere un altro tassello alle vittorie giovanili. Già nel primo ciclo a Firenze due titoli italiani con Primavera e Giovanissimi, dopo gli otto scudetti fra Lecce e Casarano. Nel nuovo ciclo viola è la seconda finale in due anni, dopo quella per il campionato Primavera persa l’anno scorso contro l’Inter. In attesa di risultati migliori anche per il ciclo della prima squadra.

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