
Raffica di pareri illustri sulla Gazzetta Dello Sport che prova a paragonare la Fiorentina ye-ye con quella giovane nata adesso. Luciano Chiarugi parla di Chiesa: «Federico ha talento. Mi piace. Vale 10 gol in campionato. Ma non deve essere eletto a salvatore della patria. Non è pronto per un ruolo così impegnativo. Però ha un entusiasmo contagioso e l’abbraccio a Pioli durante Verona-Fiorentina ha trasmesso emozioni a tutti. Dei nuovi arrivati mi piace Gil Dias. Fisico e dribbling. Lui che è un mancino naturale è riuscito a segnare di destro. Buon segno. E alla fine sarà utilissimo il vecchio Thereau». Claudio Merlo: “Mi piace questa scommessa sui giovani. Ora bisogna dare a Pioli il tempo di mettere insieme tante teste e tante culture calcistiche. La vittoria di Verona è una boccata d’ossigeno, ma coi ragazzi ci vuole pazienza. Nessuno, a esempio, ha dato una mano a Simeone azzardando subito un paragone con Batigol. Bati è stato uno dei più forti attaccanti del mondo. Il Cholito ha fatto solo mezzo campionato col Genoa. Ancora deve dimostrare tutto. Però vede la porta, si muove molto. Non penso segnerà 20 gol. Mi accontenterei di 10-12. E Veretout è un guerriero con un tiro esplosivo». Ciccio Esposito: «Benassi mi ricorda Khedira. E’ una mezzala che ha tempi perfetti d’inserimento. E fa gol perché ha un bel tiro. Non capisco come mai Pioli lo abbia utilizzato prima sulla fascia poi da trequartista. Non ha il passo per questi due ruoli. Chiesa? Che gioiellino. Del padre ha solo la corsa e la potenza del tiro. Mi ricorda le vecchie ali di un tempo: penso a Leonardi, a Gigi Simoni. Tutta corsa e dribbling. Tra l’altro si vede che ha i colori viola stampati sulla pelle. Può diventare il simbolo del nuovo corso». Picchio De Sisti: «Credo che questo gruppo possa lottare per il settimo posto che quest’anno può portare in Europa. I giovani, però, hanno bisogno di spensieratezza. Bisogna accettare la loro simpatica ingenuità. Poi, serve anche qualche elemento esperto. Astori, Badelj e Thereau sono pedine importanti in questo senso. Pioli mi piace. Il fatto che non sia andato bene alla guida dell’Inter non deve suonare come una condanna. Pioli aveva retto bene la tensione di una realtà difficile come la Lazio». Mario Maraschi: “Deve avere più coraggio Pioli: deve schierare due punte e un trequartista. Altrimenti commette lo stesso errore che ha condannato la Fiorentina di Sousa. Simeone ha talento ma cosa può fare da solo? Ha bisogno di un compagno di reparto. Serve un attaccante in più e un trequartista in meno».

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Redazione LaViola.it