Rassegna Stampa
Gioco, vinco e saluto. Un’intera squadra pronta a lasciare Firenze dopo Atene
Da Arthur a Bonaventura, da Belotti a Kouame: tra prestiti, scadenze e addii, la Fiorentina potrebbe cambiare metà rosa
Un’intera squadra in partenza. Con tanto di undici titolari, potenziali sostituzioni e, perché no, anche un allenatore. Formalmente, quella di Atene, non sarà ancora l’ultima gara della stagione della Fiorentina (ci sarà poi il recupero con l’Atalanta), eppure l’ultimo atto della Conference sarà, di fatto, l’ultimo vero appuntamento di un’estenuante cavalcata. La classica gara da vincere per vivere un sogno prima di dirsi addio, cosa che riguarderà non soltanto Vincenzo Italiano (per il quale l’esito della finale contro l’Olympiakos non cambierà il destino) ma anche un alto numero di componenti della rosa attuale, tra fine prestiti e scadenze di contratto. Così scrive La Nazione.
IN SCADENZA. Sei, almeno, sono i giocatori certi di salutare tra pochi giorni, tutti centrocampisti: Arthur, Lopez, Castrovilli e Infantino sono già pronti a fare i bagagli, esattamente come i nuovi arrivati a gennaio Belotti e Faraoni, ben poco utili alla causa. Per loro – salvo ripensamenti che avrebbero del clamoroso su Castrovilli, ormai però in orbita Roma – non ci sarà futuro in maglia viola.
IN USCITA. Poi altri otto sono fortemente in bilico: Bonaventura (potenzialmente libero tra poco più di un mese, visto che la clausola per il suo rinnovo non è scattata in base alla presenze) resta il nodo da sciogliere più grande, mentre anche Duncan e Kouame hanno l’accordo in scadenza il 30 giugno (ma la Fiorentina, su di loro, può vantare un’opzione per allungare l’attuale accordo di un anno). Quindi Lucas Martinez Quarta (scadenza 2025, ma con risicate chances di una nuova firma), gli esterni Ikoné e Sottil (scadenza 2026) e già due nuovi arrivati nell’ultimo mercato estivo come Nzola (2027) e Christensen (2028): futuro in dubbio per tutti. Un’eventuale diaspora così massiccia ad oggi permetterebbe alla Fiorentina di risparmiare la bellezza di circa 12 milioni di euro netti di ingaggi, senza contare ovviamente gli stipendi dei prestiti e di Italiano.