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Giani: “Quanto dolore quel 1 agosto di 16 anni fa. Stiamo tutti insime intorno alla Fiorentina”

Il presidente del Consiglio Regionale ricorda così ciò che accadde 16 anni fa e quando arrivarono i Della Valle a Firenze

Sedici anni dopo io dico: ora e sempre Fiorentina, nel senso che nessuna squadra si identifica come quella viola nella propria città, nessuna città come Firenze si identifica con il proprio club, e quindi il mio messaggio è a stare tutti insieme intorno alla Fiorentina come i diciassettemila tifosi che si abbonarono al campionato di C2 per il primo anno in cui per motivi di curatela fallimentare la squadra fu chiamata Florentia viola. Un numero record di abbonati per la C2 che ancora resiste a tanti anni di distanza”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale toscano, Eugenio Giani, nel giorno dell’anniversario della ricostituzione della Fiorentina, avvenuta 16 anni fa, dopo il fallimento sancito per il club di proprietà precedentemente di Vittorio Cecchi Gori.

Quanto dolore ci provò vedere la mattina del primo agosto di sedici anni fa i titoli che dominavano su qualsiasi altra notizia e che parlavano della morte della Fiorentina che sarebbe stata sancita dal Consiglio federale che si riuniva in via Allegri nella sede della Figc –ha ricordato Eugenio Giani-. Quel giorno io portavo, anche se i giornali ancora non avevano notizia, quello che poteva essere un messaggio di speranza: il presidente Carraro aveva riconosciuto al sindaco Domenici e a me, che andai a rappresentare l’amministrazione comunale, di portare un messaggio all’assemblea della Figc. Io portai un messaggio di una Firenze che aveva negli anni dimostrato una grande passione sportiva, aveva vinto due campionati con la Fiorentina, costruito il ritiro per la Nazionale nella collina di Settignano esattamente in quello che ancora oggi è intitolato a Luigi Ridolfi ed è il centro tecnico di Coverciano, aveva dato ospitalità e sede ai semiprofessionisti, ovvero i campionati di serie C e serie D, con la sede che è ancora oggi nella nostra città, ed argomentai questo per chiedere attraverso l’articolo 52, terzo comma, del codice sportivo, una deroga alla radiazione della Fiorentina che avrebbe portato a ripartire dalla terza categoria, costituendo una nuova società che potesse ripartire almeno da un campionato professionistico, che era la C2. Ricordo ancora che dopo il mio intervento ci furono quelli dei vari rappresentanti delle principali società di calcio, Sensi per la Roma, Giraudo per la Juventus, Galliani per il Milan, che dissero come da assessore io avessi ragione, e si consentisse a che una nuova Fiorentina fosse costituita come società e di ripartire dalla C2. Questo avvenne nei giorni successivi, e la sera stessa del 1 agosto io e l’allora sindaco Domenici costituimmo la nuova società, animammo quello che potesse essere un interesse imprenditoriale, che arrivò, serio, da oltre Appennino, dalla famiglia Della Valle, che il 10 agosto crearono una società che dai nostri ventimila euro fu ricapitalizzata a sette milioni di euro per potergli consentire di disputare il campionato di C2. Poi la storia la sanno tutti”.

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