Gerson e quell’involuzione che inizia a preoccupare, serve cambiare passo

In questa stagione, il brasiliano ha disputato 9 partite con la maglia della Fiorentina, schierato da Pioli quasi sempre titolare ma ha inciso solo contro il Chievo

Come riporta il Corriere dello Sport Stadio, oggi è il viola messo maggiormente in discussione e con minori difese. Parliamo di Gerson Santos da Silva, meglio noto come Gerson. Giovanissimo fenomeno, per Pioli centrocampista portato a far viaggiare il pallone per vie interne, un leader del gioco.

NON INCIDE. Di certo l’arrivo, con Pjaca, più importante di questa estate. Ma adesso qualcosa proprio non funziona. l’uomo giusto. Gerson è stimatissimo, per la Fiorentina era l’uomo giusto per andare a cercare la profondità e quindi Simeone, oppure per innescare gli assalti di Chiesa, Biraghi e di chi con loro sulle fasce. Ma fino ad adesso non è successo mai, o con maggiore precisione è successo troppe poche volte per essere soddisfatti.

Gerson per altro per atteggiamento in campo, per capacità di buttarsi nella battaglia, per rapidità di esecuzione, sembra assolutamente fuori dal coro viola. Se Pjaca ha l’attenuante della lunga parentesi senza campo, il post infortunio e il progressivo recupero (che per la verità per adesso non sembra proprio completato), se Simeone può accampare giustificazioni per l’impegno diffuso, per alcune buone prestazioni, Gerson invece davvero ha fin qui fatto troppo poco.

DISTRATTO. Per altro con un comportamento in campo che pare quasi… distratto. Se l’altro nuovo del centrocampo, Edimilson sbaglia in ordine tattico, se ogni tanto fa un po’ di confusione comunque sempre battendosi con il coltello fra i denti, Gerson appare quasi… impermeabile a quello che gli capita accanto. Ed è questo che pare dar più fastidio.

Qualche spunto lo ha fatto vedere, facendo così aumentare la disdetta viola. Il tocco in profondità ogni tanto funziona. Ma è quel suo limitarsi a troppi lanci all’indietro, quella lentezza accentuata e la minima disponibilità alla battaglia che lasciano perplessi.

PROVE DECISIVE. Pioli è convinto delle qualità del brasiliano che però deve fare in fretta. O riparte, fa crescere la considerazione nei suoi riguardi o rischia la bocciatura. Non è questione da poco nemmeno per lui che alle spalle a ricordi da nazionale brasiliano Under 20, ma anche le perplessità in campionato con i giallorossi. Insomma deve dare una svolta alla sua stagione, adesso iniziano per lui le prove. Decisive.