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Dopo un girone d’andata concluso al settimo posto in classifica, la Fiorentina inizierà il 2022 contro l’Udinese. Contro i bianconeri del fiorentino Cioffi, Italiano avrà a disposizione anche un’arma in più con l’acquisto di Ikoné dal Lille. Per avvicinarci alla gara contro i friulani e all’apertura del calciomercato invernale, LaViola.it ha contattato l’ex direttore sportivo di Udinese e Palermo, Manuel Gerolin:
Sorpreso dal girone d’andata della Fiorentina?
“Italiano aveva fatto molto bene lo scorso anno, tutti ci aspettavamo qualcosa di buono perché aveva fatto vedere allo Spezia di che pasta era fatto. L’organico della Fiorentina è interessante, con giocatori forti e con l’esplosione massima di Vlahovic. E’ una squadra che deve lottare per certe posizioni di alta classifica: ce l’aspettavamo e sta facendo il suo campionato. È in linea con le aspettative: con i soldi spesi negli ultimi due anni, una squadra come minimo deve lottare per un posto in Europa League, mentre se non ci arriva significa che non è stato fatto un gran campionato”. 
Come valuta l’acquisto di Ikoné?
“È una pedina in più in un reparto già forte. Adesso vediamo come si cala nel nostro campionato. E’ un giocatore con forza fisica e tecnica. Quando paghi tanto un giocatore c’è una probabilità alta che renda, così come lo stesso Gonzalez, che si è calato molto bene nel nostro campionato: è stato frenato dai viaggi internazionali, ma quando si prende un nazionale si devono mettere in preventivo: ad averne di questi giocatori di caratura internazionale”. 
L’eccezione può essere rappresentata da Amrabat?
“E’ una questione ambientamento, di arrivare nel momento giusto e anche di concorrenza all’interno della squadra. Se non gioca significa che c’è una rosa forte e che deve lottare per un posto. Avere uno come Amrabat va bene perché le rose sono talmente ampie…”.
Il primo avversario dei viola nel 2022 sarà l’Udinese di Cioffi…
“L’Udinese ha un organico interessante. Raggiungere la salvezza resta il primo obiettivo, mi sembra che nell’ultimo periodo si sia ritrovata. Cioffi è appena entrato e deve ancora dimostrare tutto: ha fatto due partite buone, ma è ancora presto per dare dei giudizi. L’Udinese rimane sempre un avversario ostico da decifrare: sarà una partita difficile per entrambe”. 
Che impressione le ha fatto Beto?
“Dopo un periodo di ambientamento non tanto felice, Beto sta esprimendo le sue qualità con giocate molto interessanti, adesso si deve confermare nel girone di ritorno”.
Da Scamacca ad Alvarez Martinez, in questi giorni vengono accostati attaccanti alla Fiorentina, ma come si sostituisce Vlahovic?
“Scamacca gioca in Italia e la Fiorentina avrà una concorrenza spietata. Più che altro è un peccato perdere Vlahovic e applausi a Corvino che lo ha preso: perché ci si dimentica spesso che è arrivato a Firenze per circa 2 milioni. Complimenti a Pantaleo che ha sempre avuto buone intuizioni. Non è facile trovare un centravanti con quelle doti e con quelle capacità”. 
Che mercato di gennaio si aspetta? 
“A gennaio chi ha dei giocatori forti di solito se li tiene. I colpi migliori si fanno a giugno, a meno che non si vada a comprare all’estero: come ha fatto la Fiorentina con Ikoné o nel caso in cui qualcuno acquistasse Julian Alvarez del River Plate. Mi aspetto qualcosa soprattutto dalle squadre di bassa classifica come Cagliari e Genoa che cercheranno di fare un mercato mirato per potersi salvare. Due squadre importanti con organici buoni, ma mancano i punti: ad oggi ancora tutto è possibile”. 
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
																	 
														
Di
Mattia Zupo