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MURO VIOLA Quando non subisci neanche un tiro, o poco più, dalla Juventus, sicuramente molto è merito degli equilibri tattici. E il passaggio alla difesa a tre, con un atteggiamento tattico come quello usato dalla Fiorentina contro i bianconeri, ha dato i frutti sperati invertendo una tendenza che si era fatta preoccupante. Dopo i 4 gol presi dal Napoli, quello dal Monza, e i 2 incassati a Marassi (che potevano essere molti di più), la squadra di Montella non ha subito praticamente niente dai campioni d’Italia. Merito del collettivo e della squadra, come detto, ma anche dei singoli che sono tornati sui livelli di un tempo. Un vero e proprio muro ritrovato per Montella quello rappresentato dalla coppia Milenkovic-Pezzella che assieme al debutto molto positivo di Martin Caceres ha blindato la porta di Bartlomiej Dragowski.
RECORD DI RECUPERI I numeri parlano chiaro. L’argentino e il serbo sono tra i primatisti in Serie A per palloni recuperati.
- Dati Lega Serie A
E Martin Caceres viaggia sugli stessi ritmi, visto che contro la Juve ne ha messi a referto ben 13, che proiettato su 3 giornate vorrebbe dire stessi numeri dei due compagni di reparto.
CERTEZZE RITROVATE Ottime notizie, dunque, per Vincenzo Montella che ritrova certezze con il capitano e il giovane ex Partizan. Pilastri mai messi in discussione, a dire il vero, che però l’anno scorso sembravano essersi persi. Le maxi offerte che viaggiavano tra i 30 e i 40 milioni per Milenkovic parevano solo un lontano ricordo con diversi sbandamenti di troppo. Ed anche lo stesso ex Betis non ha certo attraversato un periodo positivo con diversi passaggi a vuoto. Domenica altro crash test per la difesa gigliata, con di fronte l’Atalanta. Costanza cercasi, perchè per iniziare a vincere serviranno prove maiuscole anche e soprattutto dietro.
 
												
																					
 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Gianluca Bigiotti