Conferme da Beltran, mentre Nzola finisce ancora in panchina: così Italiano ha nuove certezze. Ora continuità, sperando nel contributo di tutti
La Fiorentina compie il suo dovere con la fragile Salernitana di Pippo Inzaghi, ma lo fa nel migliore dei modi: segnando tre gol, divertendo il Franchi e divertendosi in campo. Soprattutto nel primo tempo i viola hanno costretto a una serie di interventi non semplici il bravo Costil. Ma i gol di Beltran e Sottil hanno messo fin da subito al sicuro il risultato. Quello dell’argentino in particolare era atteso da tempo sia dalla squadra e che dalla piazza nella speranza che possa rappresentare la scintilla giusta per accendere un talento che finora si è mostrato solo a tratti. La scelta di Italiano è caduta per la seconda volta consecutiva in campionato su di lui, mentre per Nzola è arrivata la terza panchina di fila contando anche la Conference. I segnali che le gerarchie a inizio dicembre possano essere cambiate ci sono tutti. E in fondo una scelta andava fatta visto che la continua alternanza tra le punte ha penalizzato entrambi. Così scrive il Corriere Fiorentino.
CONTINUITA’. Il gol di Beltran dunque regala fiducia al calciatore, ma anche sicurezze e autorevolezza all’allenatore. E poi Bonaventura, anche ieri a segno per il 6° gol in campionato. Al posto dei muscoli e della struttura fisica imponente (caratteristiche ormai quasi indispensabili), lui propone un calcio fatto di qualità, visione di gioco, malizia ed esperienza. Italiano è ben conscio di quanto in campionato a fare la differenza sia soprattutto la continuità di risultati e come invece l’ultimo mese e mezzo sia stato al di sotto delle aspettative, almeno in termini di punti. Il calendario in questo senso non aiuta moltissimo. Sei partite in 26 giorni con tanto di trasferta internazionale non sono uno scherzo. Il risveglio di alcune seconde linee quindi deve essere tra le priorità dell’allenatore. E dopo il gol di Sottil, adesso è lecito aspettarsi qualcosa in più anche da Ikonè, Maxime Lopez, Brekalo e dallo stesso Nzola. Il tempo degli alibi ormai è finito. La Fiorentina ha bisogno di correre con tutte le sue forze.
Di
Redazione LaViola.it