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Genoa, Vieira si presenta: “Non potevo dire di no. Balotelli? Mi piace, è importante”

Vieira e Balotelli - Genoa

L’ex centrocampista francese pronto al debutto contro il Cagliari: “Orgoglioso del gruppo e della voglia di lavorare. Balotelli? Un giocatore e una persona che mi piace”

Patrick Vieira si è presentato così alla conferenza stampa di presentazione da nuovo allenatore del Genoa. Domani sarà già vigilia di campionato, con la sfida di domenica delle 12.30 al Ferraris contro il Cagliari. E all’antivigilia, ecco le prime parole da guida del Grifone, per l’ex centrocampista francese. “Non si poteva dire di no alla possibilità di allenare una grande società – ha detto Vieira – È un periodo difficile ma la volontà di lavorare e far bene c’è. Ho trovato un gruppo molto orgoglioso, che ha voglia di far bene“.

GILARDINO. Parole di stima anche per il suo predecessore Alberto Gilardino, che ha riportato il Genoa in A e un anno fa si è salvato con 5 turni di anticipo rispetto alla fine del campionato: “Non è facile perdere un allenatore che stava bene con i giocatori, c’era tanto rispetto. L’allenatore precedente era molto apprezzato da giocatori e tifosi ed è stato un grande qui e questo non cambierà mai. Ora l’importante è guardare avanti e vedere come possiamo vincere le partite. In questi due giorni sono rimasto molto contenti dei giocatori, l’atteggiamento e la voglia di lavorare sono state molto importanti”.

BALOTELLI.Mi aspettavo subito la prima domanda su Mario, è arrivata come terza e va bene così”. Il primo grande sorriso di Patrick Vieira arriva pochi minuti dopo l’inizio della conferenza stampa di presentazione, quando gli chiedono subito di Balotelli, che l’allenatore francese ha avuto prima come compagno di squadra all’Inter e al Manchester City e poi ha guidato dalla panchina al Nizza. “Mario lo conosco molto bene. È un giocatore e soprattutto una persona che mi piace. È un giocatore importante, che sa fare gol. Deve continuare a lavorare, perché ha lavorato molto bene, ed essere a disposizione della squadra, aiutando squadra e società a vincere partite“.

CALCIO ITALIANO.Il calcio italiano è cambiato, ci sono giocatori diversi ma la Serie A è ancora molto difficile da giocare, non è facile vincere partite e queste difficoltà ci sono sempre state in Italia. Ma abbiamo la qualità per fare bene“.

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