Tre formazioni su tre cambiate, 21 giocatori utilizzati. Per la Fiorentina all’orizzonte una settimana intensa: spazio al turnover
Di solito si chiama turnover, quando si cambiano diversi giocatori tra una partita e l’altra. Per Vincenzo Italiano però può definirsi ‘gestione delle risorse’. Un utilizzo dell’ampia rosa a 360°, per non lasciare indietro nessuno e per scegliere di volta in volta le caratteristiche migliori a seconda dell’avversario da affrontare e dal tipo di gara prevista. Prendiamo l’ultima uscita a Bergamo: quasi tutti si aspettavano Castrovilli titolare in mezzo al campo, ma il tecnico ha scelto Duncan che si era allenato bene in settimana e garantiva più fisicità. Lo stesso tra i pali, con Terracciano preferito senza troppi problemi ad un Dragowski tornato tardi dall’impegno con la Nazionale.
TRITTICO. Insomma, se Italiano ha già utilizzato 21 giocatori diversi in tre partite di campionato, cambiando 3-4 calciatori nell’undici titolare di volta in volta, ci possiamo aspettare diverse modifiche anche nelle tre partite ravvicinate. Già, perché per la Fiorentina arriva la prima settimana intensa con i tre impegni di campionato in serie. Genoa, Inter e Udinese. Da sabato 18 a domenica 26. Un piccolo vantaggio, il fatto di giocare in anticipo a Marassi sabato pomeriggio: questo permetterà di avere qualche ora in più di recupero durante la settimana. Poi martedì sera il ritorno al Franchi con i nerazzurri, quindi la trasferta in Friuli domenica prossima per chiudere il trittico.
INTOCCABILI E NON. E i primi dubbi per Italiano sono subito per il ruolo di portiere: Dragowski è stato il titolare designato ad inizio stagione, ma Terracciano è stato protagonista anche a Bergamo quando è stato schierato a sorpresa. Chi giocherà a Genova? Ci sarà alternanza anche tra i pali? Bel dilemma. In difesa Milenkovic è stato fin qui uno dei titolarissimi, difficile andare ad intaccare la sua posizione, così come quella di Biraghi (c’è eventualmente Terzic come alternativa). Sul centro-sinistra si sono alternati Quarta e Igor, con buoni risultati. Che possa però arrivare l’ora anche di Nastasic? Il serbo era rientrato con un piccolo problemino dalla Nazionale, ma sulla carta può essere uno dei titolari. E con Milenkovic l’intesa è già collaudata. A destra, invece, Odriozola si prepara all’esordio dal primo minuto: da capire se Venuti potrà recuperare al meglio già per le prossime partite.
ABBONDANZA. A centrocampo la grande abbondanza per Italiano. Con Bonaventura fin qui unico intoccabile: alle sue spalle c’è Benassi che scalpita, ha giocato solo 16′ fin qui ma il tecnico viola punta su di lui. Potrebbe avere più minutaggio in queste tre partite. Al pari di Amrabat, che ha esordito proprio a Bergamo entrando bene in partita. E se Maleh spera in un’altra chance dal 1′ dopo quella all’esordio all’Olimpico, c’è un Castrovilli che spinge per tornare titolare. Solo una volta dall’inizio, per il 10 viola, nel match contro il Torino. Chiaro che tutti si aspettano di più dal pugliese. Con un Duncan che anche con l’Atalanta ha dimostrato di poterci stare, eccome, in questa Fiorentina. Mentre per il ruolo di regista si rinnova il ballottaggio Torreira-Pulgar: ancora fiducia all’uruguaiano, anche per far aumentare il suo minutaggio, o torna titolare il cileno? L’impressione è che nelle tre partite ci sarà spazio per entrambi.
TRIDENTE. Davanti, invece, il vero punto fermo è Vlahovic. E non potrebbe essere altrimenti. Gonzalez, dopo il ritorno dalla Nazionale, si riprenderà il posto da titolare. Ma anche Callejon dall’altra parte è già una certezza per Italiano. Avrà comunque parecchio spazio anche Sottil, perché Italiano vuole giocatori ‘freschi’ in una zona decisiva del campo: dal 1′ o a gara in corso, il classe ’99 avrà l’occasione di lasciare il segno. Cercando magari di essere più concreto rispetto all’ultima uscita. Ma attenzione anche a Saponara, che è sempre subentrato nelle prime tre sfide di campionato: è un uomo di fiducia per il tecnico. Chi aspetta invece ancora di giocare il primo minuto è Kokorin: sempre in panchina, mai subentrato fin qui. “Sta crescendo, sta iniziando a fare cose egregie anche spalle alla porta. E’ un giocatore di livello. Ogni tanto ci sarà bisogno di forzare qualche partita e metterò dentro Koko con Dusan”, ha detto settimana scorsa Italiano. Chissà che nelle tre gare settimanali non possa arrivare anche l’esordio stagionale dell’attaccante russo.
Di
Marco Pecorini