Rassegna Stampa
GdS – Pioli, troppi cambi. Fiducia immutata, ma fino a quando?
Stefano Pioli non ha trovato la quadratura di questa Fiorentina. Pisa e Conference decisivi per ripartire
Il derby di Pisa è una partita che la Fiorentina deve assolutamente vincere. Vietato anche pareggiarla, scrive la Gazzetta Dello Sport. I due punti in classifica dopo quattro giornate e lo zero nella casella delle vittorie preoccupano non poco l’ambiente. E il primo ad essere messo in discussione è proprio il tecnico Stefano Pioli che ai primi di luglio, complici i trascorsi fiorentini, sia da calciatore che da tecnico, era stato accolto come uomo del riscatto, della provvidenza, un uomo ben diverso da quel Raffaele Palladino che all’interno del Viola Park non aveva avuto nel finale rapporti idilliaci con più di una persona, ma quella squadra l’ha condotta al sesto posto in A e in semifinale di Conference. E questo dato va considerato. Per rivedere una partenza come quella di Pioli bisogna andare indietro alla stagione 2019-20 di Vincenzo Montella: pure lui due punti. Saltò dopo 17 turni.
Pioli, arrivato con un triennale da tre milioni a stagione, è blindato da questo lungo contratto con la Fiorentina. Si aspettano soprattutto i tre punti a Pisa e i 3 in Conference il 2 ottobre col Sigma Olomuc. Pioli gode ancora della fiducia, ma non può più perdere. Firenze comincia ad agitarsi.