Connect with us

Rassegna Stampa

GdS – Cross e difesa, la ricetta per risalire. Vanoli riparte dalle certezze

Paolo Vanoli allenamento - Fiorentina

Ecco la ricetta della Fiorentina contro la crisi. Vanoli riparte dalle certezze: c’è bisogno del vero Gosens e di subire meno reti

Le gerarchie sono azzerate e c’è una pagina vuota da scrivere, fra necessità di salvarsi e voglia di lottare. Chi per primo, fra i giocatori, farà suo il concetto della linea-Vanoli è destinato a diventare un imprescindibile perché ora Firenze non è più terra di grandi sogni stile Champions, ma di tasselli da mettere in classifica, battagliando su ogni pallone, scrive la Gazzetta Dello Sport.

GOSENS-DODO. Per l’importanza che ha sempre rivestito in viola, sia in campo che nello spogliatoio, il primo nome è quello di Robin Gosens che invece è uno dei misteri dall’inizio della stagione. Per carattere e determinazione è sempre stato infallibile e forse per lui è la condizione fisica il fattore discriminante. Difficile da dire, ma la certezza è che Vanoli avrà bisogno del tedesco nella speranza, prima di tutto, che possa recuperare dall’infortunio e rientrare subito dopo la sosta del campionato in casa contro la Juventus, dopo aver saltato le gare con il Lecce e a Genova. Con i suoi 907 minuti dall’inizio della stagione, fra campionato e Conference, è sempre stato titolare in Serie A (727’) ma il suo saper incidere, rispetto al passato, sembra si sia volatilizzato. Per lui un gol con il Milan (e uno con il Polissya), ma in generale meno cross e più imprecisione nei passaggi. Lo scorso anno andava sul fondo con maggiore continuità, anche quando era schierato nella difesa a quattro quindi teoricamente più bloccato dietro. E anche Dodò sull’altra corsia deve tornare sui propri livelli perché doveva fare un salto in avanti per reti e assist, mentre spesso va in confusione soprattutto dal punto di vista difensivo. Fino a ora è in assoluto il calciatore di movimento più impiegato con 1336 minuti (meno solo di De Gea a 1350) e la sua rinascita appare un altro elemento-chiave per uscire dal tunnel.

DIFESA. Pongracic e Ranieri sono tra i più utilizzati in questo avvio di stagione, due specchi della crisi della difesa che è la peggiore della Serie A con 18 reti incassate. Ingenuità, errori e mancanza di concentrazione sono i primi elementi da correggere. Per conquistarsi il posto serve una svolta. Stagione poi in salita anche per Pietro Comuzzo, fra guai fisici e conseguente utilizzo a singhiozzo, con la necessità di rilanciarsi per se stesso e per la squadra. Ora è in Under 21 insieme a Fortini, che è la sorpresa in positivo nonostante il periodo buio della formazione viola. Possibile poi che nel mercato di gennaio la Fiorentina possa fare un innesto nella linea arretrata.

QUALITA’. Anche a centrocampo ci sono dei giocatori che devono fare uno scatto. In ogni reparto, si ricomincia dalle cose semplici, elementari per poi cercare in un secondo momento pure la qualità. Ed è qui che dovrebbero diventare determinanti giocatori come Fagioli e Nicolussi Caviglia. Per il ruolo di play, l’allenatore ha già dato un’indicazione: è stato cercato troppo poco a Marassi e quando è stato fatto, è andato in verticale invece che indirizzare verso la mezzala opposta. Prime indicazioni da mettere in pratica sul campo durante la sosta e successivamente. In più nel reparto c’è pure da provare a riutilizzare un giocatore che con Pioli ha avuto zero minuti ovvero Amir Richardson. Anche lui cercherà di ritagliarsi, con calma, il proprio spazio.

4 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

4 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

4
0
Lascia un commento!x