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GdS – Acciaccati viola: Dodo, Kean, e pure Pongracic da valutare. Tanti dubbi per Pioli

Tanti dubbi per Pioli in vista di Milan-Fiorentina. Dodo, Kean, e pure Pongracic da valutare. Croato ko ieri con la Croazia

Si sofferma su Milan-Fiorentina la Gazzetta Dello Sport. Il primo dubbio Pioli lo sta condividendo col ct della Nazionale Rino Gattuso che, presumibilmente, domenica tornerà pure lui nel suo tempio. Riguarda Moise Kean che ha la caviglia destra in disordine. Per come cammina, è impensabile un impiego del centravantone domani a Udine contro Israele, ma è a forte rischio anche la partita col Milan.

DUBBI. Dal ritiro azzurro mercoledì Pioli ritroverà freschissimo Roberto Piccoli che con l’Italia si è solo allenato perché Pio Esposito spinge ed è spinto dal valore che ha e dal grande impatto mediatico. In caso di forfait di Kean sarà Piccoli a doversi sobbarcare il peso dell’attacco viola alla Scala del calcio. Altri problemi Ma i guai della Fiorentina non finiscono qui. Domani la squadra si ritroverà al Viola Park dopo due giorni di riposo. E Pioli dovrà verificare le condizioni di altri due calciatori fondamentali: l’esterno destro brasiliano Dodò e la mezzala offensiva Jacopo Fazzini. Entrambi sono dovuti uscire per infortunio nell’ultima partita persa con la Roma, ma l’unica in cui la Viola non meritava di perdere. Le possibilità di recuperarli ci sono anche se pure oggi continueranno a lavorare a parte. Come Simon Sohm. Lo svizzero ha rinunciato alla nazionale per la fascite plantare che gli crea fastidio da un po’. Non è facile trovare un sostituto per Dodò che assicura spinta ed energia sulla corsia di destra. Dovesse rinunciare, Pioli dovrebbe ricorrere al 2006 Jacopo Fortini che ha fatto benissimo in B alla Juve Stabia, ma ha capito che la A è un’altra storia. L’impiego di Fazzini, la miglior novità tra i tanti acquisti estivi della coppia Pradé-Goretti, non esclude Albert Gudmundsson che con l’Islanda ha mandato messaggi positivi segnando una doppietta contro l’Ucraina. Gud è il vero dilemma di Pioli. Comprato dopo un primo prestito, non ha finora ripagato la fiducia riposta in lui da società e allenatore. Ma è chiaro che se Fazzini non dovesse farcela, avrebbe garantita un’altra maglia da titolare a San Siro.

PONGRACIC. Ma se la nazionale è stata rigenerante per Gudmundsson non è stata invece una parentesi felice per il centrale croato Marin Pongracic, finora l’imprescindibile nella difesa a tre di Pioli. Il difensore viola ieri contro Gibilterra ha chiesto il cambio dolorante al 60’. E ora anche lui è uno dei rebus per domenica sera.

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