
Le ultime panchine, il sorriso svanito. Ma Fagioli ha lavorato bene durante la sosta: può sfidare l’idolo Modric
E se la vera sorpresa fosse Nicolò Fagioli? Firenze continua a sperare, con ben poche possibilità, che Kean possa recuperare per la sfida di domenica a San Siro contro il Milan. Ma finora il numero 20 viola non ha svolto un allenamento in gruppo e non lo farà neppure oggi quando Pioli in conferenza dovrà chiarire se il centravanti verrà convocato. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
CARICA IN PIU’. In queste due settimane il tecnico parmigiano ha lavorato senza alcuni calciatori: da Kean a Piccoli a Nicolussi Caviglia, chiamati dal ct azzurro Gattuso, da Fortini a Ndour e Martinelli convocati dal tecnico dell’Under 21, Silvio Baldini, continuando con Dzeko, Gudmundsson, Pongracic che non sembra al top. E ha dovuto fare i conti con gli infortuni di Sohm, Fazzini, e Dodò, tutti probabilmente convocabili per San Siro. Ma tra quelli che non hanno avuto alcun problema c’è il centrocampista Fagioli che non ha mai nascosto la stima per Luka Modric, cervello del Milan. Nicolò è stato guidato in campo e fuori, anche nei momenti difficili da Massimiliano Allegri che siede nuovamente sulla panchina rossonera. Chiaro che per il numero 44 viola questa sfida riveste un’importanza particolare. Ed è normale che lui voglia giocarla. Marcare Modric gli darebbe parecchi stimoli e ritrovata fiducia. Perché, ultimamente, le prestazioni di Fagioli, sul quale la dirigenza viola ha investito forte, non sono state eccellenti.
LE PANCHINE. Anzi. In questi dieci giorni di pausa per le Nazionali, Nicolò ha lavorato molto bene, deciso a riprendersi quel posto di titolare che era stato suo nel playoff di Conference contro il Polissya e anche nella prima giornata del tabellone contro il Sigma Olomouc. In campionato è stato titolare a Cagliari, senza mai uscire dal campo, è entrato dopo l’intervallo per Sohm in trasferta contro il Torino, è stato riproposto dal via contro il Napoli, uscendo dopo 65 minuti perché non convinceva affatto. Contro il Como si è dovuto accontentare di 28 minuti nella ripresa. Mentre a Pisa è rimasto in panchina, sovrastato nel ruolo di regista da Hans Nicolussi Caviglia. Anche contro la Roma niente da fare. L’espressione di Fagioli a Pisa all’uscita dagli spogliatoi non era certamente quella di un ragazzo felice. Ma Pioli, che sa come entrare nella testa dei ragazzi che allena, non può fare sconti. Soprattutto in un momento in cui la squadra è palesemente in difficoltà.
SU MODRIC. Fagioli potrebbe chiedere una prova d’appello contro il Milan. Sogna e spera di essere riabilitato e di potersi giocare la grande occasione agendo uomo a uomo contro il suo idolo croato. Se Pioli confermerà il 3-5-2 questa possibilità è più che concreta, col centrocampista piacentino a fare la mezzala, come Mandragora, ai lati di Nicolussi Caviglia e col compito di sporcare le giocate dei rossoneri e di recuperare palloni, dote che gli si riconoscere da sempre. Ma anche di proporsi in fase offensiva lasciando a Gudmundsson il compito di seconda punta accanto o dietro Piccoli. Fagioli ha le qualità per riprendersi la Fiorentina, ma soprattutto per aiutarla a riprendersi.

Di
Redazione LaViola.it