
Solo un caso che Fabregas non abbia chiuso prima la partita: la Fiorentina costruisce la gara sul gol immediato di Mandragoa, ma non basta
Casualità. Non che il Como abbia trovato il gol della vittoria al 94’, ma che la Fiorentina fosse ancora aggrappata al pareggio quando mancavano un paio di minuti alla fine. Solo la mancanza di cattiveria e di precisione nell’ultimo passaggio e nel tiro aveva impedito alla squadra di Fabregas di chiudere la gara ben prima del recupero. La Fiorentina ha costruito la partita sulla rete di Mandragora al 6’, unica volta in cui i viola hanno centrato la porta di Butez. Poi il Como ha nascosto sempre più la palla agli avversari, che hanno corso a vuoto, si sono difesi male, perdendo le distanze e inchinandosi al sinistro di Nico Paz: assist per il pareggio di Kempf (testata al 20’ della ripresa) e lancio per la fuga per la vittoria di Addai. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
FISCHI. Eppure il Como aveva iniziato male, meno propositivo del solito, un po’ bloccato nei suoi creativi e frenato dalla scelta di schierare Vojvoda come esterno offensivo. I cambi hanno fatto la differenza perché Jesus Rodriguez ha devastato la fascia sinistra, Douvikas è stato il riferimento che l’impresentabile Morata in questo momento non è in grado di essere e Addai ha messo a fuoco la corsia di destra prima di segnare la rete decisiva. Alla fine le proteste e i cori gonfi di rabbia dei tifosi viola, logicamente preoccupati per l’andamento: è solo la quarta volta dal 1994 che la loro squadra ha appena due punti dopo quattro giornate.

Di
Redazione LaViola.it