Commisso l’ha tenuto la scorsa estate quando aveva già un accordo con la Juve, poi nessuna dichiarazione del giocatore. Adesso…
‘Scoppia il caso Chiesa’, titola La Gazzetta dello Sport. Dopo la grande prova in Nazionale con l’Armenia, martedì scorso, al centro sportivo Astori, si è presentato un Federico con il volto intristito e con un fastidio agli adduttori. Insomma, un giocatore assediato dai soliti problemi umorali e fisici. Un atteggiamento che lo accompagna da quando, l’estate scorsa, Rocco Commisso lo ha tolto dal mercato.
‘NON ME LA SENTO’. Chiesa, dopo quel martedì, ha diviso le sue giornate tra controlli medici (è emersa una leggere infiammazione) e sedute d’allenamento durante le quali ha continuato a lamentare fastidi ogni volta che tentava un cambio di direzione. Poi, la panchina in partenza a Verona, il lungo riscaldamento e quel «non me la sento di giocare», sussurrato a Montella che ha lasciato interdetti. A cominciare dal tecnico: «Giocherà quando sarà a posto fisicamente e mentalmente».
RIMASTO A FIRENZE. Il caso Chiesa esiste. Impossibile nasconderlo. L’estate scorsa Commisso ha deciso di dichiararlo incedibile nonostante il giocatore avesse più o meno raggiunto un accordo con la Juve. Rocco ha sfidato le leggi del calcio che suggeriscono di non trattenere a forza giocatori che con la testa sono già altrove. Da quel momento la Fiorentina e Chiesa sono stati come due rette parallele: sono andati avanti senza incontrarsi mai. Il talento viola non ha più rilasciato dichiarazioni in chiave Fiorentina. Probabilmente si aspettava un aumento di stipendio a prescindere dall’allungamento del contratto. O magari avrebbe voluto una convocazione ufficiale da parte del nuovo proprietario per trovare un accordo sul futuro. O forse aspetta solo la fine di questa stagione per ribadire la sua volontà di andare altrove. Con soli due anni di contratto stavolta è Chiesa ad avere il coltello dalla parte del manico.
DALLA PARTE VIOLA. Anche la Fiorentina si aspettava qualcosa di diverso. Magari un’apertura di credito da parte del giocatore. O la disponibilità a proporsi come simbolo di un nuovo progetto. Rocco era ed è ancora disposto a riconoscergli, con l’allungamento del contratto, lo stesso ingaggio di Ribery. Cioè, il top. Invece, silenzio. Questa proposta resta valida. E Daniele Pradè la metterà sul tavolo a Natale. Ma se Federico resterà fermo sulla sua posizione, allora il giocatore potrebbe finire sul mercato.
MERCATO. L’Inter potrebbe avere subito bisogno di un Chiesa disposto a sacrificarsi nel ruolo di esterno a tutta fascia caro a Conte, ma la società nerazzurra è in grado di mettere sul piatto tra due mesi un’offerta (tra contanti e giocatori) da 70 milioni? Tutto verrà rimandato a giugno. La Fiorentina ascolterebbe anche eventuali offerte provenienti dalle grandi d’Europa, mettendo la Juve in ultima fila. Rocco ha detto che non vuole un secondo caso Robi Baggio. Ma la famiglia Chiesa può liberarsi dalla vecchia promessa alla dirigenza bianconera? Magari deciderà di fare un passo indietro e di affidare il figlio a un procuratore di gran moda.
COMMISSO. Commisso arriverà domani a Firenze: parlerà con Montella (saldo almeno fino a Natale) e con la squadra. Se Chiesa ha qualcosa da dire al presidente, potrebbe essere l’occasione. La Fiorentina non farà prigioniero il ragazzo, ma ognuno dovrà prendersi la responsabilità delle sue scelte.
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Redazione LaViola.it