Nicolò Rovella, 2001, dal Genoa alla Juventus per 18 milioni (più 20 di bonus). Plusvalenze per mettere a posto i bilanci
Nicolò Rovella, classe 2001, dal Genoa alla Juventus per 18 milioni (più 20 di bonus). È stato questo, almeno sulla carta, l’acquisto più oneroso della finestra invernale, sottolinea la Gazzetta Dello Sport. Il fatto che l’investimento su uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano, che si sarebbe liberato a parametro zero a giugno, rientri in una mega-operazione di plusvalenze e contro-plusvalenze, insomma di cosmesi contabile, la dice lunga su quel che è stato il mercato di riparazione al tempo del Covid.
UN ANNO FA. Tutto come nelle aspettative: niente soldi nelle casse delle società, quindi una lista di sogni proibiti, tramutatasi in scambi senza passaggio di denaro, prestiti, “pagherò”. I veri rinforzi sono stati quelli tesi a evitare il crac della retrocessione. Ben altro clima si respirava un anno fa: la sessione invernale 2019-20 aveva registrato il record di spesa per la Serie A con 215 milioni di acquisti, dai 35 della Juve per Kulusevski ai 27 dell’Inter per Eriksen, senza dimenticare lo svincolato di lusso Ibrahimovic al Milan e i 70 milioni spesi dalla Fiorentina. Adesso si sono chiusi i rubinetti dei ricavi e il meccanismo, già basato su equilibri fragilissimi, è andato in tilt. Ovunque, non solo in Italia.
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Redazione LaViola.it