Rui Vitoria presenta un 4-3-3 privo di pretese: il fraseggio è limitato e si cercano rapidamente gli esterni Teté e Djuricic per attivare Ioannidis
L’impianto in cui oggi la Fiorentina sfiderà il Panathinaikos può ospitare 70.000 spettatori, ma ne sono attesi al massimo 40.000, scrive la Gazzetta Dello Sport.
C’è polemica tra il club e la tifoseria dei greci, che attende di festeggiare il trionfo in campionato dal 2010. Anche questa stagione è iniziata male e a fine ottobre il tecnico Diego Alonso è stato sostituito da Rui Vitoria. Le cose sono leggermente migliorate, il Panathinaikos è passato dall’ottavo al terzo posto in classifica, ma il rendimento resta altalenante anche se la squadra ha riscoperto il valore del fattore campo: dopo il cambio in panchina non ci sono stati più k.o. casalinghi. Rui Vitoria presenta un 4-3-3 privo di pretese: il fraseggio è limitato e si cercano rapidamente gli esterni Teté e Djuricic per attivare il pericoloso Ioannidis (valutato l’estate scorsa dal Bologna).
La Fiorentina dovrà stare attenta sui calci piazzati e soprattutto non dovrà commettere errori. I greci segnano poco: in campionato 30 reti in 25 giornate. I regali vanno evitati. A centrocampo occhio al talento di Azzedine Ounahi, grande protagonista con il Marocco al Mondiale in Qatar, e poi non più capace di replicare quelle splendide prestazioni nell’Angers, nel Marsiglia e per adesso anche nel Panathinaikos. Ounahi, comunque, sa accarezzare bene la palla: meglio non lasciargli il tempo di pensare alla giocata.
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Redazione LaViola.it