Al Barbera succede che la Viola, di cui era già nota l’allergia alle sfide con le ultime della classe, sbagli interpretazione del match: consente al Palermo di allestire un barrierone in difesa impenetrabile e di ripartire di slancio all’occorrenza, producendo solo un giro palla sterile senza verticalizzazioni e velocità adeguata sulle fasce.
Onesta, almeno, la disamina finale di Sousa: «Dopo il primo tempo di Pescara, questa è stata la peggiore partita da quando alleno a Firenze. Mancanza di movimento e rapidità, non abbiamo reso quello che potevamo e dovevamo rendere». A corollario delle amare parole dell’allenatore, occorre pure sottolineare l’illogicità di alcune sue scelte, tra cui l’impiego di Borja Valero in troppi ruoli (ala, centrocampista e a volte pure terzino), la rinuncia a Bernardeschi giudicato guarito nel pre-gara e l’aver buttato nella mischia troppi «trequartisti» alle spalle di Babacar, finendo così per agevolare il compito ai padroni di casa. Così la Gazzetta dello Sport ha commentato la prestazione della Fiorentina di ieri a Palermo.
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Redazione LaViola.it