Su La Gazzetta si parla dell’eredità del tecnico Campione d’Europa con l’Italia. In Serie A ci sono allenatori che vanno in quella direzione. Su tutti il mister viola
Roberto Mancini ha tracciato la strada. Si può vincere con il coraggio, con la qualità della proposta, con il talento. Sì, in contraddizione con la nostra storica tradizione. Con il successo di Wembley, Mancini ha segnato la rinascita e sintetizzato in una sola figura giochisti e risultatisti. E ora tocca al campionato del calcio campione d’Europa seguire quella strada, scrive La Gazzetta dello Sport.
ITALIANO. “Mancinisti” o no? La Serie A è pronta? Dai giovani tecnici arrivano messaggi importanti: sanno che il calcio va in quella direzione e intendono seguirla, altri sono già stati un esempio — viene in mente il calcio aggressivo, “europeo”, di Gasperini – o sono in evoluzione, come del resto lo stesso Mancio, che oggi è un allenatore diverso rispetto ai primi anni. Modernissimo, come Pioli e la sua proposta “tedesca”. I più vicini alle idee del Mancio sono molti giovani: Italiano ha raggiunto una salvezza eccezionale con lo Spezia puntando proprio sul coraggio (secondo solo all’Atalanta per recuperi nella metà campo avversaria) e ora si misurerà a un piano più alto con la Fiorentina, Dionisi e Zanetti hanno portato in A Empoli e Venezia dando spettacolo con il loro calcio d’attacco e il primo è stato infatti scelto per sostituire De Zerbi al Sassuolo. Il tecnico dei veneti è meno portato al pressing esasperato, ma d’altra parte anche Gasperini non ha l’ossessione della costruzione dal basso (così come Mancini non spinge per l’anticipo esasperato che ispira la Dea).
ATALANTA. Per il resto, l’Atalanta è la squadra che più si avvicina all’impostazione azzurra, dai tre dietro in possesso al doppio play, gli esterni che salgono e colpiscono (Spinazzola e Chiesa dove ci sono Maehle e Gosens), la tecnica nelle combinazioni d’attacco. Pioli e Sarri sono i “fratelli” di Mancini: si sono formati nel corso degli anni, si sono innovati e modificati ma entrambi inseguono un calcio dominante e propositivo.

Di
Redazione LaViola.it