La sfida tra centravanti-rivelazione vale più per il napoletano a caccia della Champions. Ma il giovane viola vuole continuare a segnare
Il duello Sarà tra due dei migliori giovani che ha espresso la serie A, quest’anno. Ragazzi poco più che ventenni, che si stanno imponendo all’attenzione generale, dando continuità alla loro presenza sotto porta. Dusan Vlahovic ha definito le sue qualità, in questa stagione. Ha dimostrato di possedere capacità fisiche imponenti e di saperle abbinare ad una discreta tecnica individuale. Ha realizzato 21 reti nelle 35 presenze fin qui sommate. E molte delle sue prodezze sono state determinanti per tirare fuori la Fiorentina dalla bagarre retrocessione. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Pesante è stata la tripletta realizzata a Benevento, che ha spianato la strada ai viola verso una classifica meno compromettente. La sua voglia di gol, comunque, non sarà unica. Perché dall’altra parte ci sarà Victor Osimhen. Al quale si è aggrappato tutto l’ambiente azzurro per ottenere un posto nella prossima Champions League. Obiettivo che sta tormentando gli ultimi momenti dell’esperienza napoletana di Rino Gattuso. I numeri del centravanti nigeriano aprono ad una prospettiva interessante. Quest’anno ha messo insieme soltanto 21 presenze e ha realizzato 10 reti. Evidenziando notevoli doti di contropiedista e non solo. Osimhen non è soltanto velocità e ripartenze, ma sa essere essenziale anche nel muoversi nell’area di rigore avversaria.
La profondità, tuttavia, è il suo pezzo forte, quando attacca gli spazi, per gli avversari è notte fonda
La doppietta realizzata allo Spezia è stata un esempio della sua capacità di segnare correndo prima per 40 metri. E sorprendendo, poi, i difensori avversari con un piccolo scatto in avanti, sulla punizione battuta da Lorenzo Insigne. Mai si saprà, comunque, come sarebbe stata la stagione del Napoli se non avesse dovuto sopportare l’assenza del suo centravanti. Per il quale Aurelio De Laurentiis ha investito 70 milioni di euro nella scorsa estate. L’infortunio alla spalla, a novembre, l’ha tenuto fuori due mesi. E quando è rientrato, a inizio gennaio, è risultato positivo al Covid-19 ed è stato fuori per un altro mese.
Poi, il rientro e il nuovo infortunio a Bergamo che l’ha costretto ad altri 15 giorni di assenza. Insomma, rispetto a Vlahovic ha avuto un’annata disgraziata.
L’attaccante della Fiorentina è esploso in tutta la sua forza in questa stagione
Nei primi due anni in viola ha conosciuto le insidie del nostro calcio. Giocando anche in una squadra che non ha mai avuto grandi ambizioni di classifica. Il futuro dei due potrebbe avere delle connotazioni diverse. Vlahovic è uomo mercato, su di lui sono pronti a investire club prestigiosi. Anche se Commisso ha detto che lo terrà. Mentre Osimhen sarà uno dei punti fermi del nuovo progetto napoletano. De Laurentiis sta aspettando soltanto la fine e i verdetti di questo campionato per annunciare al mondo chi sarà il nuovo allenatore.
Di
Redazione LaViola.it