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Gazzetta: il cuore che ‘balla’, la tensione che divora. Prandelli non ha retto allo stress
La Fiorentina come una seconda pelle, quella missione complicata e il malessere interiore. L’addio shock di Cesare
Domenica sera il cuore “ballava”. E non era la prima volta. Un campanello d’allarme era già suonato, nel fine settimana precedente, nello spogliatoio di Benevento, dopo una vittoria molto importante in chiave salvezza. Cesare Prandelli in conferenza stampa, con il volto segnato, aveva ammesso: «Mi sento vuoto dentro. Sono contento per la squadra, ma mi sento molto stanco». Poi, i brutti pensieri erano volati via. Per riaffiorare ancora più velenosi pochi giorni dopo al Franchi, scrive La Gazzetta dello Sport.
TENSIONE. Il tecnico viola aveva dribblato la conferenza stampa post-Milan. Non perché aveva perso. Non per evitare di parlare di un rigore che per lui era evidente e che era stato negato. Non per spiegare i cambi effettuati. Solo perché faticava a respirare. La tensione lo stava divorando. E stavolta, purtroppo, il giorno dopo il cuore andava ancora per conto suo. Cesare Prandelli aveva scelto di tornare alla guida della “sua” Fiorentina perché i colori viola sono per lui una seconda pelle. Non andava in panchina un gelido manager, ma un tifoso vero. La paura di non aiutare la sua squadra a restare in Serie A è stata una compagna di viaggio con la quale era ogni giorno più difficile convivere. Ora diventano ancor più chiare le parole del tecnico rilasciate alla vigilia della gara contro il Milan: «Emotivamente non mi sono mai trovato così coinvolto. Come se la Fiorentina fosse cosa mia». Da ieri non lo è più, almeno non dal punto di vista di guida tecnica. Da ieri Cesare è tornato a essere solo un semplice tifoso.
COLLOQUI CON DIRIGENTI E COMMISSO. Prandelli si è arreso ieri mattina dopo un lungo colloquio con Barone e Pradè. Al club ha consegnato le dimissioni e una lettera d’addio che spiega il perché di questa clamorosa decisione. Non ha retto lo stress da risultati, da tabelle salvezza, da gestione dello spogliatoio. Ha fatto di tutto per portare la sua Fiorentina in salvo. Ha anche fatto finta di non sentire quello che gli stava succedendo dentro. Prandelli ha ringraziato il presidente Commisso e la struttura dirigenziale. Queste settimane, probabilmente, gli hanno fatto capire che forse un percorso della sua vita si è concluso. Tornerà nel suo mondo, alle pendici del Forte Belvedere. Prandelli ieri ha avuto anche un contatto telefonico con Commisso. Il presidente lo ha ringraziato per il lavoro svolto e lo ha invitato a pensare prima di tutto alla sua salute.