Conte ha voluto l’esterno del Borussia (via Real Madrid) al posto di Chiesa, Franck continua a trascinare la Fiorentina
Quando Achraf Hakimi aveva poco più di sei anni Franck Ribery vinceva il primo trofeo, la Coppa di Turchia, con il Galatasaray. Benvenuti nel calcio degli artisti. Stasera a San Siro si sfideranno due generazioni di geni del pallone. Due calciatori che con i loro colpi possono decidere qualsiasi partita, scrive La Gazzetta dello Sport.
IL NUOVO. Hakimi è stato l’investimento più importante, almeno dal punto di vista economico, del mercato nerazzurro: 40 milioni più 5 di bonus. Lo ha voluto Antonio Conte che se lo ricordava, in versione incubo, per le prodezze nella dolorosa sconfitta dell’Inter nel novembre scorso a Dortmund. Hakimi, schierato da terzino destro nel 4-2-3-1 di Favre, segnò una doppietta. Il marocchino di spagna, classe 1998, cresciuto nel Real Madrid, è un terzino solo di facciata. In realtà è un esterno a tutta fascia con una grande abilità nella fase offensiva dove può far brillare tutto il suo repertorio di inventiva, fantasia, varietà di colpi. L’Inter per accontentare Conte ha investito un bel tesoro e, come passaggio successivo, ha chiuso bruscamente la trattativa che aveva aperto, guarda caso con la Fiorentina, per portare Federico Chiesa in maglia nerazzurra. Hakimi e Chiesa stasera faranno lo stesso mestiere su corsie opposte. Anche questa sarà una sfida nella sfida.
STELLA. Ribery, da quando è arrivato a Firenze, fa un altro mestiere. Il campione francese non ha più l’età per macinare chilometri sulla corsia come faceva ai tempi del Bayern Monaco. Iachini lo ha spostato dentro al campo, da trequartista libero di andare dove lo porta il suo genio calcistico e dove può proporsi come trampolino di lancio per la prima punta e per gli inserimenti dei vari Chiesa, Castrovilli, Bonaventura. Franck corre meno ed è libero di inventare di più. Rispetto al passato cerca la porta avversaria con più continuità. Nel Bayern aveva come prima opzione quella di servire gli attaccanti. Non a caso raramente è andato in doppia cifra nella classifica dei cannonieri. Vincendo invece, in più di una stagione, il titolo per il miglior uomo assist del campionato. Nella Fiorentina ha indossato un altro abito. Cerca il gol con uno spirito diverso e non è un caso che nelle amichevoli estive sia risultato il capocannoniere viola con quattro centri.
A SAN SIRO. A proposito del Ribery goleador: nello scorso campionato, proprio a San Siro ma contro il Milan, il francese segnò una splendida rete che gli fruttò una vera e propria standing ovation da parte dei tifosi rossoneri. FR7 è tornato alla grande dopo il grave infortunio alla caviglia che lo ha costretto a una delicata operazione e a un lungo periodo di rieducazione. Ma neppure questo problema fisico ha tolto qualcosa alla classe del francese. Alla faccia dei 37 anni. Quindici in più di Hakimi. Ma, è storia vecchia, il talento non ha età.

Di
Redazione LaViola.it