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Gazzetta – Gudmundsson rigenerato dalla cura islandese. Pioli si aspetta la svolta anche in viola

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Segna e fa assist in Nazionale, spesso anonimo a Firenze. Differenze tattiche e non solo, ma il 10 viola ha la fiducia di tutti

C’è un Gudmundsson islandese e uno fiorentino. Una ulteriore riprova è arrivata lunedì sera quando Albert in Islanda-Francia è stato nuovamente fra i migliori in campo, dopo la doppietta nella precedente sfida contro l’Ucraina. Oggi Gud torna al Viola Park, motivato e rigenerato, con la voglia di convincere Stefano Pioli a schierarlo ancora dal primo minuto domenica a San Siro contro il Milan, dopo averlo tolto nell’intervallo con la Roma. Un anno fa, nel match con i rossoneri, ha segnato al Franchi il suo primo gol su azione in viola (la rete del definitivo 2-1) e ora serve un’impennata da parte sua perché la rinascita della Fiorentina può andare di pari passo con la sua. Da solo o in coppia alle spalle del centravanti oppure a fare da collegamento fra centrocampo e trequarti, Pioli studia il modo migliore per cercare di esaltarlo, scrive La Gazzetta dello Sport.

LE DIFFERENZE. Per Firenze intanto il numero 10 è diventato una sorta di tormentone perché la qualità è indiscussa, ma la resa non è stata finora all’altezza del talento. La nazionale islandese riconsegna comunque alla Viola un calciatore rigenerato e se l’ultima volta, a settembre, era rientrato in città con un piccolo fastidio fisico, questa volta nel suo trolley ci sono due gol, una traversa e due assist a riempirlo di autostima. Ha la fiducia della società così come dell’allenatore e non ci sono apparenti ostacoli alla sua esplosione a Firenze, anche se i numeri e le prestazioni fino ad ora raccontano altro. Nell’Islanda viene utilizzato in prevalenza in un 4-2-3-1 molto dinamico, dove in fase di non possesso Gudmundsson agisce da mezzala, sacrificandosi pure in copertura e in fase di possesso diventa invece molto verticale, come in occasione del secondo assist contro la Francia (il primo in realtà è stato molto casuale) con un vero attacco alla profondità. La reale differenza è che con l’Islanda si abbassa molto meno a ricevere il pallone sulla linea dei centrocampisti e agisce quasi sempre sulla trequarti, dove riceve tanti palloni. Con l’Islanda ha collezionato 7 gol e 5 assist nelle ultime 9 uscite e nell’ampio repertorio figura perfino una rete di testa con l’Ucraina.

CON PICCOLI. Nella Fiorentina il 4-2-3-1 adesso non è ripetibile perché non ci sono gli interpreti per questo sistema di gioco. I viola, per scelta sul mercato non hanno esterni d’attacco, però ci sono molte altre opportunità per non ingabbiarlo. La migliore pare sempre sulla trequarti, da solo o in coppia, e se a Milano giocasse Piccoli titolare sarebbe un abbinamento inedito perché quando è mancato Kean in Conference per squalifica, Gudmundsson è subentrato. Nella Fiorentina in Serie A non segna dal 16 marzo (3-0 alla Juventus).

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