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Rassegna Stampa

Gazzetta – Genoa e Fiorentina, tra errori e gol, restano in zona B

Un pareggio che lascia tutto com’era in classifica ma offre prime indicazioni a De Rossi e Vanoli

Tutto come previsto, o quasi. La sfida tra Genoa e Fiorentina, segnata da agonismo, falli e imprecisioni, termina con un pareggio per 2-2 che non smuove la classifica ma regala ai nuovi allenatori, Daniele De Rossi e Paolo Vanoli, un piccolo incoraggiamento per il futuro.

Entrambe le squadre, come scrive La Gazzetta dello Sport, erano riuscite a portarsi in vantaggio ma sono state rapidamente raggiunte: il Genoa ha segnato con Ostigard, ma dopo soli cinque minuti Gudmundsson ha pareggiato su rigore. Nella ripresa, la Fiorentina ha trovato il 2-1 con Piccoli, ma è stata immediatamente raggiunta dal gol di Colombo, che in precedenza aveva commesso un ingenuo fallo di mano regalando il rigore del pari e aveva sbagliato un altro penalty poco dopo.

La gara è stata una sequenza continua di errori e occasioni sciupate. Un’uscita a vuoto di De Gea ha favorito il 2-2 del Genoa, mentre un’incomprensione difensiva di Marcandalli ha dato una chance alla Viola. Una partita piena di fare e disfare, come la tela di Penelope: nessuna delle due è riuscita a trovare ordine, lucidità e qualità per gestire il vantaggio.

Tanti falli (35 in totale) e ritmo spezzettato hanno condizionato il gioco. L’aggressività, utile per mascherare la paura, ha finito per soffocare le idee offensive. Non a caso, tre gol su quattro sono arrivati da palla inattiva. La Fiorentina ha mostrato qualcosa in più in termini di gioco, ma senza mai dare l’impressione di poter dominare davvero.

Il Genoa di De Rossi: buona volontà, poca qualità

Il cambio in panchina non ha portato stravolgimenti immediati, ma qualche segnale si è intravisto. De Rossi ha proposto un 3-5-2 speculare, puntando su marcature a uomo e inserimenti delle mezzali, ma Ellertsson e Thorsby non hanno convinto. L’ingresso di Valentin Carboni ha portato vivacità, ma De Rossi ha preferito togliere Vitinha per mantenere l’equilibrio.

Il Genoa costruisce poco e male, affidandosi ai piazzati di Martin e alle accelerazioni di Norton-Cuffy, volenteroso ma impreciso. In attacco, Colombo ha bisogno di supporto e palloni puliti: da solo fatica. Il tifo caldo del Ferraris può aiutare, ma il pubblico non basta per segnare.

La Fiorentina di Vanoli: qualche spunto, ma serve tempo

Rispetto alla deludente gestione Pioli, si intravedono novità. Gudmundsson è stato più coinvolto nel gioco, muovendosi liberamente dietro Piccoli. Vanoli ha cercato di creare superiorità in fase offensiva, alzando esterni e mezzali, con Sohm molto attivo.

Senza Kean, è mancata la profondità, e Nicolussi Caviglia è apparso ancora troppo prevedibile. Vanoli sembra ancora in fase di valutazione della rosa, ma il tempo è il vero nemico: la Fiorentina è ultima in classifica, non ha ancora vinto e ha la peggior difesa del campionato. Dopo la sosta, al Franchi arriverà la Juventus.

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