Paragone non da poco per i viola che questa sera scenderanno in campo ad Atene per la finale di Conference League
Soltanto Real Madrid e Fiorentina non hanno mai perso in questa stagione europea. Imbattuto era anche il Leverkusen finché non ha incrociato sulla sua strada l’Atalanta. Scrive La Gazzetta dello Sport.
La Fiorentina non ha mai speculato o ragionato sull’avversario, giocando sempre per vincere, all’attacco, senza calcoli. Cambiare filosofia non è auspicabile, ma questa è la partita più importante del ciclo e lanciarsi alla garibaldina sarebbe un grave errore strategico. L’Olympiacos pratica un pressing “pesante” sulla trequarti: l’obiettivo non è strappare la palla quanto confondere le idee in impostazione.
L’Aston Villa superava lo sbarramento ed era già senza idee. La difesa 4+2 (la linea arretrata più Iborra-Hezze) occupa bene gli spazi, Carmo recupera i palloni alti in area, il portiere Tsolakis è snodabile, poi si riparte in contropiede con Chiquinho regista, la fascia sinistra aggressiva e El Kaabi pericolo pubblico sempre sul filo del fuorigioco.
Tenere la linea altissima sarebbe un autogol. Già c’è una mediana (Arthur, Bonaventura e Beltran) senza marcatore puro, splendida eresia che non si permette neanche il City di Rodri.
Di
Redazione LaViola.it