
L’attacco della Fiorentina è ancora a secco in campionato. Moise fatica, ma perlomeno ci prova
Come ricorda la Gazzetta della Sport, dopo 5 giornate di campionato la Fiorentina non ha ottenuto una sola rete da parte dei suoi attaccanti che sono Moise Kean, Edin Dzeko, Roberto Piccoli. E aggiungiamoci anche Albert Gudmundsson.
Durante la passata stagione, con la squadra affidata a Raffaele Palladino, si era più volte sottolineato che il centravanti titolare Moise Kean non aveva un vice. Così la società ha deciso di potenziare l’attacco. Ma gli investimenti importanti non hanno per ora prodotto nulla di concreto. Tutte le punte a disposizione di Pioli sono a secco. E la produzione offensiva è veramente minima anche a livello di tiri nello specchio. Perché, va detto, dal centrocampo e dagli esterni arriva pochino.
I 19 gol in campionato e i 25 in totale della passata stagione, la voglia di restare in viola, rinunciando alla grossa offerta araba, il grande impatto in Nazionale facevano pensare a una nuova super annata per Moise Kean. Invece il numero 20 viola è fermo a un quasi gol nell’andata in trasferta del playoff di Conference. I numeri danno un triste resoconto: Kean ha prodotto un solo tiro nello specchio e 15 tiri fuori. In tre partite ha calciato quattro volte ma senza mai centrare la porta: Torino, Napoli e domenica a Pisa. Dove il numero 20 ha dato segnali di ripresa tanto da risultare, nel grigiore generale, il migliore dei suoi. Quando la Fiorentina è andata a cercare Kean qualcosa ha prodotto. È una soluzione che comunque funziona. Nella passata stagione Palladino si sbracciava dalla sua area urlando «palla a Kean». E Moise ha segnato con straordinaria continuità. Tanto da guadagnarsi il ruolo di attaccante numero uno della Nazionale. Ma spesso era troppo solo e, soprattutto, non c’era chi potesse dargli respiro quando non ne aveva più. In questa stagione la certezza per Pioli è lui che in A non è mai uscito dal campo. Ma le alternative ci sono.
Piccoli ha giocato dall’inizio a Torino ed è stato schierato titolare anche in casa contro il Como. Dzeko è partito insieme a Moise solo col Napoli. Uscendo dopo un brutto primo tempo per far posto a Piccoli. Ma il bosniaco è l’unico attaccante ad aver esultato per il gol nel ritorno del playoff di Conference. In campionato, invece, le firme sono soltanto due: quelle di Mandragora, a bersaglio contro Cagliari e Como, e di Ranieri che ha segnato l’unico gol nell’altra disfatta col Napoli. Però a Pioli ora servono i gol degli attaccanti. Visto che il ds Daniele Pradè, regista dell’operazione Piccoli, ha detto che 27 milioni per lui «sono anche pochi»… Giovedì in Conference il bergamasco potrebbe nuovamente avere una chance dall’inizio. Domenica al Franchi arriva la Roma del Gasp. Da capolista.

Di
Redazione LaViola.it