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Gazzetta: divario troppo netto per una trattativa Vlahovic-Juve. Bayern e Tottenham…

Anche La Gazzetta dello Sport si occupa oggi dell’affare Vlahovic, contestato a Venezia e nel mirino dei tifosi per il mancato rinnovo del contratto

Dopo la contestazione di Venezia, la reazione di Dusan Vlahovic è stata blanda: evidentemente se lo aspettava e (in parte) lo conforta l’appoggio dei compagni e dell’allenatore. Nel caldo dopo-gara di Venezia Venuti è stato il più esplicito nel prendere le parti di Dusan, ma è chiaro che si preannunciano momenti delicati per tutti. Anche perché le voci continuano a susseguirsi e ciò non fa che surriscaldare ulteriormente l’ambiente. Ad esempio ieri la Bild ha dato forza alle indiscrezioni che vedono il Borussia Dortmund interessato a Vlahovic per la successione ad Erling Haaland. In effetti il manager giallonero Zorc ha garantito un incasso da 75 milioni per la vendita del centravanti norvegese: dunque ha i soldi per soddisfare le esigenze della proprietà viola. Ma Vlahovic e i suoi rappresentanti serbi sono dello stesso avviso? L’interrogativo è tutt’altro che retorico. Già in estate Darko Ristic, il suo agente, ha faticato a dialogare con l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, che pure aveva raggiunto un’intesa di massima con la dirigenza della Fiorentina.

Il rapporto non è mai stato facile in questi mesi e la sensazione è che gli ultimi avvenimenti abbiano intorbidito ancor di più le acque. Ai soci serbi di Ristic sta piacendo poco la strategia della società e ciò impedisce che si possa individuare in tempi brevi un percorso condiviso. E questo è il punto più delicato, perché l’entourage del giocatore va per conto proprio: senza rinnovare e senza dare peso agli ultimatum. Un autentico muro contro muro. Dal canto suo la Juventus, evidentemente interessata al centravanti, non può assecondare le richieste prospettate dagli uomini di Commisso: 80-90 milioni per il cartellino. Semmai alla Continassa pensano ad un’operazione che includa delle contropartite tecniche e con una quotazione economica non superiore a 60 milioni di euro. Il divario è troppo netto per parlare di trattative in questa fase.

È vero che, oltre al Borussia Dortmund, ci sono altri grandi club europei sulle sue tracce. Tanto per rimanere in Bundesliga, gli addetti ai lavori puntano sull’ingresso del Bayern Monaco. Così pure va messa in preventivo l’attenzione degli inglesi del Tottenham, visto che la conferma di Harry Kane non può essere data per scontata anche nel 2022. Nessuno però pare intenzionato a muoversi per gennaio.

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