Terzino girovago, dalla maglia nerazzurra alla Fiorentina e alla Nazionale. Ora su Cristiano è derby tra Inter e Milan.
Quella maglia nerazzurra (la 34) Cristiano Biraghi la conserva come una reliquia: il 31 luglio 2010, a Baltimora, con un portentoso destro (lui che è mancino) dalla distanza firma il 3-0 dell’Inter sul Manchester City. È un lampo, a 18 anni è un sogno, scrive La Gazzetta dello Sport. Poi, la realtà è più dura, con tanti spostamenti sempre in prestito e il forzato addio agli amati colori del club in cui è sbocciato. Cittadella, Chievo, Castellamare di Stabia, Catania, Granada e, infine, Pescara sono le tappe della sua graduale crescita. È il 2016 e il legame con la società-madre s’interrompe: valutazione 1,5 milioni. L’anno successivo arriva la grande opportunità: la Fiorentina spende 2 milioni per rilevarlo dal club abruzzese e il terzino di Cernusco sul Naviglio trova finalmente la strada maestra con l’ambita maglia da titolare in serie A e le attenzioni di Roberto Mancini. Il gol liberatorio di Chorzow con l’Italia è il segno che il Biraghi di oggi può ben valere un derby di mercato proprio nella settimana che porta al derby milanese.
MILAN. A luglio i rossoneri si erano davvero fatti avanti con la Fiorentina, mettendo nel conto la cessione di Rodriguez. Poi, però, l’avvento della gestione Elliott ha mutato le strategie. Rimasto lo svizzero, la candidatura del viola s’è raffreddata. L’esterno della Fiorentina è rimasto nei radar milanisti nell’ottica di nuovi cambi su quella fascia. E Gattuso è il suo sponsor principale. Del resto il suo agente, Mario Giuffredi, al Milan è già di casa dopo il tesseramento di Conti dell’anno scorso.
INTER. Il vento, però, è cambiato. Di recente anche Spalletti lo ha elogiato, ma soprattutto il d.s. Piero Ausilio non ha dimenticato quel ragazzino scovato quando era all’Atalanta. La via del ritorno all’Inter è aperta. Anche perché i cosiddetti prodotti del vivaio sono preziosissimi per le norme sulle rose sia in Italia che in Europa e Biraghi tornerebbe più che utile alle strategie nerazzurre. Certo, ora come ora servono almeno 15 milioni di euro per indurre in tentazione il d.s. viola Pantaleo Corvino, che evidentemente fa conto su di lui in prospettiva. Non deve stupire, allora, l’eventualità di una richiesta oltre quota 20 milioni. Siamo ai preamboli, sia chiaro.
Di
Redazione LaViola.it