In Germania la Fiorentina, davanti a un avversario più forte, ha mostrato diversi problemi. Per Pioli c’è ancora molto da lavorare
La prova generale lascia l’amaro in bocca alla Fiorentina. Come ricorda La Gazzetta dello Sport, lo Schalke liquida con un secco 3 a 0 Simeone e compagni in quello che per i viola era l’ultimo test prima del debutto in campionato.
Niente drammi, per carità. Per più di un’ora la squadra di Pioli è stata in partita. Anzi, nel primo tempo è andata vicina al gol grazie a una splendida girata al volo di Benassi neutralizzata con un miracolo dal portiere Fahrmann. E a inizio ripresa ha sfiorato il vantaggio con Simeone incapace di ribattere a rete una conclusione di Chiesa respinta in maniera maldestra dall’estremo difensore dello Schalke.
REPARTI CHE SALTANO. Poi, il black-out. Che fa suonare qualche campanello d’allarme. Il primo reparto a saltare è stato il centrocampo. A Genova, contro la Samp, non ci sarà lo squalificato Veretout. Un bel problema per Pioli.
Il tecnico viola è partito con Norgaard play-basso e con Benassi e Gerson ai lati. Le due mezzali sono andate bene fino a quando hanno avuto gambe. Convincendo più nella versione da «incursori» che quando sono stati chiamati a fare filtro.
Deludente invece il danese. Norgaard recita il compitino senza cambi di ritmo. E non è neppure un «guerriero». Pioli, perché non pensare a Dabo per la Samp?
IN AFFANNO. Quando lo Schalke accelera va in affanno anche la difesa. L’atteggiamento passivo penalizza soprattutto i due attesi debuttanti Pjaca e Mirallas.
Per loro neppure un pallone giocabile. Il croato, salutato con affetto dagli ex tifosi dello Schalke, entra nel tabellino solo per un cartellino giallo per un inutile fallo a metà campo. Da Mirallas, invece, niente da segnalare. Ma è normale che i nuovi acquisti siano in ritardo di condizione. E’ probabile che a Genova toccherà a Eysseric una maglia da titolare. L’ultima, magari, prima di tornare in Francia al Saint Etienne.
Di
Redazione LaViola.it