Rassegna Stampa

Gazzetta, Decreto Crescita: l’abolizione slitta a fine febbraio. Ma solo per i club in regola con gli obblighi fiscali

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Il Decreto Crescita avrà almeno altri due mesi di vita ma a patto che le società sportive risultino in regola con il pagamento degli obblighi fiscali

Una mini proroga. Il famoso Decreto Crescita, che con i suoi vantaggi fiscali per i giocatori arrivati dall’estero permetteva ai club italiani di poter pagare stipendi più competitivi valorizzando l’intero sistema calcio, avrà almeno altri due mesi di vita. Destinato ad essere abolito dal primo gennaio, è stato inserito all’interno del Decreto Milleproroghe che oggi arriverà in Consiglio dei Ministri per poi finire in Gazzetta Ufficiale tra stasera e domani, scrive La Gazzetta Dello Sport.

Il tutto a patto che le società sportive datrici di lavoro risultino in regola con il pagamento degli obblighi fiscali contributivi e previdenziali. L’abolizione del Decreto Crescita non avrà valenza retroattiva, quindi chi ha sottoscritto un contratto che permette di usufruire di quei benefici fiscali potrà continuare a farlo per a un massimo di cinque anni. Facile immaginare, sottolinea la rosea, che si scateni l’assalto al pezzo pregiato, meglio se con contratto quinquennale visto che anche i rinnovi (compresi quelli di chi è arrivato da qualche anno) post 29 febbraio non avranno agevolazioni. E che su giugno non c’è alcuna garanzia. I club di Serie A sperano inoltre che in questi due mesi si trovi il tempo e il modo di agire sul Parlamento per avere un emendamento che faccia saltare del tutto l’abolizione

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