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Gazzetta – Da Viti a Parisi, l’esercito degli esclusi che chiede spazio

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Sono tanti i giocatori ai margini del progetto di Stefano Pioli che reclamano spazio. La situazione tra centrocampo e difesa

Sfruttate la sosta. Nonostante Stefano Pioli sembra aver fatto le sue scelte. Fino a questo momento in campionato ha mandato in campo 22 calciatori. Gli imprescindibili sono Moise Kean, infortunatosi però ieri in azzurro, il super portiere David De Gea, Dodò, uscito solo per infortunio, Pongracic, leader della difesa, Gosens, Ranieri, Mandragora. A questi sette il tecnico parmigiano difficilmente rinuncia. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

POCO SPAZIO. Ma nelle scelte fatte ci sono anche i giocatori non considerati che ora possono mettersi in mostra. Pioli non ha mai schierato Amir Richardson e Abdelhamid Sabiri, due centrocampisti che fino alla fine del mercato estivo hanno ballato tra riconferma e cessione. Sono rimasti, anche perché alla porta dell’ufficio di Daniele Pradè e Roberto Goretti non c’era proprio la fila degli acquirenti. Zero minuti per loro. Anche perché a centrocampo tra Nicolussi Caviglia, Mandragora, Fagioli, Sohm, Fazzini, Ndour c’è abbastanza affollamento. Lo svizzero Simon Sohm, sul quale sono stati investiti 16 milioni per acquistarlo dal Parma, non è al momento, pur infortunato, tra i preferiti di Pioli. Per lui 238 minuti in 5 presenze. Il tecnico ha garantito che tutti gli acquisti sono stati concordati col suo benestare. Ma se Sohm può ancora giocarsi le sue carte, sembrano esserci poche possibilità per Fabiano Parisi. L’esterno sinistro campano, finora, si è dovuto accontentare in campionato di soli 13 minuti nel finale a Cagliari al posto di Gosens. Neppure il non brillantissimo periodo del tedesco gli ha spalancato le porte. Eppure Parisi ha un contratto blindato fino al 2029 a un milione e 300 mila euro netti. Chissà se a gennaio si deciderà di dirottarlo da qualche altra parte. Ma l’infortunio di Lamptey ne blocca un po’ le ambizioni di andare a rilanciarsi in un altro club.

RETROGUARDIA. Guardando alla difesa, che per ora non ha particolarmente brillato, è diverso il caso di Mattia Viti, che può fare il braccetto di sinistra nella difesa a tre. È in prestito dall’Empoli con diritto di riscatto. Viti a Pioli piace, ma finora è andato in campo solo tre volte: a Cagliari ha giocato tutto il secondo tempo al posto di Ranieri che aveva sbagliato alcune letture. Ma da lì di spazi ne ha trovati pochi. Contro il Napoli è entrato al 94′ per Marin Pongracic. e nell’altra disfatta interna col Como a 3′ dalla fine sempre per Ranieri. Che è capitano, leader: non facile, insomma, rubargli il posto. Anche se con Pioli sembra avere meno certezze che con Palladino. Insomma, il tempo è tutto dalla parte di Viti che, se riscattato a giugno, potrebbe diventare titolare nella prossima stagione. Pure nel reparto arretrato c’è affollamento. Infatti anche Eddy Kouadio, classe 2006, vorrebbe trovare più spazio, ma è facile che a gennaio venga mandato in B proprio per avere un minutaggio importante. Come successo lo scorso anno con l’esterno, sempre del 2006, Niccolò Fortini, che ha giocato due volte per 77 minuti. Ma che piano piano si sta guadagnando un po’ di fiducia. L’ambiente fiorentino reclama spazi pure per il giovanissimo e talentuoso portiere, ancora un 2006, Tommaso Martinelli. Ma per ora è meglio, vista la situazione, mettersi saldamente nelle mani di De Gea. C’è bisogno di tutta la sua esperienza per provare a risalire. Gli esperimenti sono rimandati a più avanti, pure in Conference toccherà allo spagnolo.

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