Il trionfo di Wembley e l’ottimo percorso all’Europeo fa schizzare la valutazione dei giocatori azzurri. E i due ex viola…
Su La Gazzetta dello Sport spazio anche all’impennata delle valutazioni di mercato per i giocatori dell’Italia. Federico Chiesa è stato tra i big di questo Europeo, ma la Juventus la scorsa estate ha già investito 60 milioni per lui e lo considera incedibile. Secondo alcuni il Bayern Monaco potrebbe offrirne anche 80: niente da fare, non è in vendita. Questo discorso vale anche per Nicolò Barella, acquistato dall’Inter con una valutazione di 40 milioni. Ora sarebbe facile spingersi a quota 60, eppure il club nerazzurro non vuol sentirne parlare: è un punto fermo per il futuro. Lui si aspetta un ritocco sul contratto: l’intenzione è di accontentarlo.
Di Lorenzo è arrivato nel club due estati fa al Napoli dall’Empoli, il costo del suo cartellino aveva toccato i 12 milioni di euro. Ora come ora bisognerebbe andare quantomeno al raddoppio per strapparlo a De Laurentiis. Ma non è aria: Spalletti fa molto conto su di lui e a 27 anni abbondanti è nel pieno della maturità agonistica.
Un altro protagonista inatteso di questa spedizione è Federico Bernardeschi, entrato in punta di piedi nella lista dei convocati. La sua è una storia particolarissima, visto che sinora non ha mai voluto sentir parlare di una sua cessione è innamorato della Juve e vuol restare bianconero. Anzi, vuol giocarsi la chance di rinnovare il contratto in scadenza nel 2022. Con Allegri lui è sempre andato d’accordo e l’abbrivio preso in Nazionale lo aiuta non poco a ripresentarsi alla Continassa con le credenziali del protagonista, secondo la Gazzetta.
Su Berardi il Sassuolo ha alzato l’asticella fino a 50 milioni di richiesta, su di lui ci sarebbe il Leicester. Locatelli è passato da 30 a 40 milioni di valutazione, l’Arsenal è in pressing ma lui vorrebbe la Juve. Pessina è stato il jolly di Mancini, ora si parla già di un valore di 40 milioni.
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Redazione LaViola.it