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Pensare che Giancarlo Antognoni possa essere un problema per la Fiorentina è assurdo. E non parliamo del campione-bandiera. Del fuoriclasse che non ha mai tradito i colori viola. Parliamo del manager, del conoscitore di calcio. Nei due cicli che ha vissuto in quella che per lui è la sua «seconda famiglia» ha sempre dare un contributo importante. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Quando gli hanno chiesto di occuparsi della campagna acquisti ha portato a Firenze Rui Costa e ha consegnato alla proprietà gli accordi raggiunti con i giovanissimi Thuram e Henry. Quando lo hanno invitato a stare vicino ai giocatori ha aiutato Batistuta a diventare Re Leone. E, negli ultimi tempi, quando è stato al fianco di Cesare Prandelli e Beppe Iachini è stato un compagno di viaggio leale e prezioso.
Circostanza
Ma nella Fiorentina di Commisso e Barone non c’è più posto insieme alla squadra per «l’Unico Dieci». Lo hanno accompagnato alla porta con una proposta di lavoro senza senso e con banali frasi di circostanza. Semplicemente non lo volevano più. Da tempo Antognoni non faceva più parte del cerchio magico viola. Da tempo la sua competenza, la sua esperienza e il suo amore per la Fiorentina erano finite in stand-by. L’incontro che ha sancito il divorzio è stato una formalità.
Commisso e Barone avevano già deciso tutto da tempo
Ignorando l’invito del popolo viola a ripensarci: ieri dell’Associazione tifosi fiorentini è arrivata una nota di solidarietà a Giancarlo. Antognoni avrebbe firmato in bianco per continuare il suo lavoro accanto al gruppo squadra.
In Federazione Antognoni presto dovrebbe avere un incontro con il Presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. Si potrebbe riannodare il filo con la Nazionale che la bandiera viola aveva tagliato per poter tornare a casa, nella sua Fiorentina. Fuori dalla sua casa, di nuovo dentro la sfida azzurra. Strano, vero?
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														
Di
Redazione LaViola.it