Prima di pensare al mercato in entrata Rino deve valutare il gruppo attuale. Due nodi su tutti, Franck e Dusan
Prima di parlare di mercato in entrata bisognerà fare una valutazione di quanto si ha già in casa e toccherà a Gattuso capire e dare indicazioni. Il primo pensiero sarà per Ribery che dopo aver partecipato – da protagonista – alla Partita del Cuore ha rilasciato qualche dichiarazione da interpretare, come segnali precisi però verso la società e il nuovo allenatore della Fiorentina. «L’Italia mi ama? Anch’io. Restare? Speriamo», le prima battute del numero 7 viola. «Sono contento di giocare in Italia, vediamo ora di trovare una soluzione per continuare con la Fiorentina», ha spiegato Ribery, che ha confermato di aver già sentito Gattuso a conferma dei buoni rapporti che ci sono sempre stati tra i due, spesso avversari con le maglie dei rispettivi club e con quelle delle nazionali, come nelle finale di Berlino del 2006: «Sono contento per Gattuso, per la città, per la società. E’ un grande allenatore e un grande campione». Così scrive La Nazione.
INCONTRO. Resta da capire quale potrà, eventualmente, essere il ruolo di Ribery nel caso si trovi un accordo con reciproca soddisfazione. Le sensazioni vanno verso una conferma, ma decisivo sarà appunto il colloquio tra le parti. Incontro che potrebbe esserci con la società prima che il dg Barone parta per un breve periodo per gli Stati Uniti e Ribery faccia ritorno a Monaco per le vacanze. Un modo per salutarsi e anche per gettare le basi per il futuro.
AMBIZIONI. E poi Vlahovic. Con il centravanti esploso definitivamente quest’anno le carte sono sul tavolo. La Fiorentina, come ha sottolineato e rilanciato Commisso, ha tutte le intenzioni di prolungare il contratto con il numero 9. Uno sforzo importante sotto il profilo economico, ma anche per quanto riguarda il progetto tecnico. E l’arrivo di Gattuso significa che la Fiorentina ha intenzione di costruire una squadra all’altezza delle aspirazioni di Vlahovic.
Di
Redazione LaViola.it