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Da Gattuso a Italiano, dal pronto per l’immediato alle prospettive. Pro, contro, punti di forza e debolezze

Da Gattuso a Italiano, dal pronto per l’immediato alle prospettive. Cambiano percorso e appeal viola, non gli obiettivi. Pro e contro dell’arrivo del tecnico ex Spezia

Vincenzo Italiano sarà l’allenatore della Fiorentina. La strada è tracciata, seppur con ancora qualche cavillo burocratico da risolvere. A Moena sarà l’italotedesco a dirigere il gruppo viola, col compito di far dimenticare in fretta quanto accaduto con Gattuso e, soprattutto, le ultime due bruttissime stagioni della Fiorentina.

IMMEDIATO VS TEMPO. Va da sé che a livello di tempistiche la Fiorentina sia passata da una situazione di vantaggio ad una di ritardo sulla programmazione. L’annuncio di Gattuso come tecnico viola, infatti, avveniva praticamente un mese fa, mentre ad oggi non c’è ancora l’ufficialità dell’arrivo di Italiano, con tutto quello che ne consegue. C’era un programma diverso con Gattuso rispetto a quello che ci sarà con Italiano? Sì e no. La volontà del club viola è chiara: crescere. Il colpo Nico Gonzalez ne è il primo chiaro segnale. Potrebbero cambiare, tuttavia, le tempistiche con cui mettere in pratica tale percorso. Gattuso sarebbe stato un tecnico pronto subito che avrebbe dato delle garanzie per l’immediato, mentre Italiano è un profilo emergente tutto da vedere in una piazza come Firenze, che non è La Spezia, e che parte con un mese di ritardo rispetto al predecessore. Logico immaginarsi reazioni differenti, inoltre, per quanto riguarda la piazza. A Gattuso sarebbero stati concessi sicuramente più margini d’errore da parte di critica e tifoseria che ad un Italiano. A maggior ragione quando vieni da due anni (tre con l’ultimo dei DV) in cui hai lottato per obiettivi non consoni al nome Fiorentina, con l’estrema necessità di iniziare in maniera convincente il prossimo campionato.

APPEAL VS INCOGNITA. Superfluo sottolineare come Italiano abbia fatto benissimo a Spezia e Trapani, con un solo anno di Serie A alle spalle da allenatore, e che fare il suo nome per convincere eventuali innesti a sposare la causa viola sia del tutto diverso dal poter fare quello di Gattuso. L’appeal che può offrire Italiano piuttosto che Gattuso è sicuramente differente, per quanto l’italotedesco sia molto apprezzato da quasi tutti gli addetti ai lavori.  Il ‘garante’ della bontà del progetto di risalita della Fiorentina torna la proprietà, piuttosto che il tecnico. Cambia anche il discorso legato ai calciatori in bilico, da Ribery a Vlahovic, Lirola e Milenkovic. Il classe 2000 aveva subito espresso grande ammirazione per Gattuso, mentre per Milenkovic si erano aperte nuove strade di permanenza e rinnovo, col contrario che vale invece per il francese. Lirola pare indirizzato all’addio.

PRESSIONI E SOCIETA’ ALLE SPALLE. Altrettanto evidente che, dopo quanto successo con Gattuso, Italiano debba presentarsi a Firenze consapevole di dover fronteggiare pressioni decisamente più elevate. Dalla sua porta con sé idee, prospettive e una qualità di calcio apprezzata dai più, ma anche l’etichetta di seconda scelta. Commisso aveva scelto Gattuso, ha speso dei soldi per strapparlo allo Spezia e si aspetta che Italiano faccia dimenticare in fretta tutto quanto successo in queste recenti settimane. Dovrà essere molto forte la struttura societaria alle spalle del tecnico, sia nel difendere la scelta che l’operato del nuovo tecnico nel caso in cui qualcosa dovesse non andare nel migliore dei modi (cosa che ovviamente non auguriamo a Italiano e alla Fiorentina), anche in virtù di un ambiente diviso da quanto accaduto (fatti rimasti più o meno segreti fin qui). Fin qui, tuttavia, la Fiorentina ha avuto come punto debole proprio la compattezza e l’unità societaria. “Ho imparato dagli errori che abbiamo commesso” aveva detto Commisso sul finire della scorsa stagione. Quanto accaduto con Gattuso, tuttavia, ha detto altro.

RIVOLUZIONE VS VALORIZZAZIONE. Gattuso avrebbe voluto rivoluzionare questa rosa. Italiano, invece, ha sempre tirato fuori il massimo da i giocatori che ha avuto a disposizione. Che non ci fosse grande unità di visioni sul valore dei calciatori che ha in rosa la Fiorentina tra la dirigenza/proprietà e Gattuso non è un mistero. Italiano potrebbe accettare una non rivoluzione e rivalutare una schiera di giocatori che si sono deprezzati (auspicio della dirigenza viola). La Fiorentina potrà sicuramente beneficiare delle idee di calcio di Italiano, molto più offensivista rispetto a Iachini, con tuttavia dei limiti difensivi evidenziati a La Spezia che sono un elemento tutto da valutare, a differenza di quanto poteva garantire Gattuso, che a livello di fase difensiva ha sempre mostrato ottime competenze. A maggior ragione in una Fiorentina che proprio dietro ha avuto un rendimento disastroso, in un reparto che potrebbe essere rivoluzionato.

Pro, contro e incognite. L’unica certezza è che la Fiorentina dovrà sbagliare poco e niente. L’obiettivo resta lo stesso: ripartire in maniera convincente e risalire in classifica, intesa come gerarchie del nostro campionato. La rottura con Gattuso, con virata su Italiano, potrebbe anche rappresentare una svolta in positivo. Sicuramente arriva in viola un allenatore carico, ambizioso e determinato, che vede in Firenze un’occasione della vita, a differenza del suo predecessore che era arrivato alla Fiorentina sentendo con la pretesa che qualcuno gli dicesse grazie e gli desse carta bianca.

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