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Gattuso, Inzaghi, De Zerbi e Juric: i pro ed i contro dei quattro candidati alla panchina
La Nazione in edicola stamani si concentra sul futuro della panchina viola. Quattro allenatori analizzati: pro e contro di ognuno
Rino Gattuso è (al momento) l’uomo-pole nella corsa alla panchina della Fiorentina. Piace a Rocco e proprio Commisso lo aveva indicato come il candidato giusto nei giorni in cui si stava decidendo lo strappo con Montella. I pro e i contro dell’operazione? Fra i dati incoraggianti c’è, senza dubbio, la disponibilità dello stesso Gattuso ad ascoltare idee, programmi e ambizioni della Fiorentina. Fra le note stonate, il fatto che su Ringhio ci sono molti riflettori attesi. Roma e Lazio, non è un segreto, lo seguono con attenzione.
Premessa: l’interessamento della società viola a Simone Inzaghi non è una boutade da snobbare. Inzaghi sì: l’ingaggio di Simone significa aver avuto la forza di strappare l’ok a un allenatore di fascia già alta. Esperienza (tanta) nelle zone buone della classifica italiana, successi di club e guida di una squadra impegnata ora in Europa League, ora in Champions. Insomma, Inzaghi significa avviare un programma di crescita che dovrebbe avere riscontri immediati (o quasi) e non solo in prospettiva. Inzaghi no: punto primo, la Lazio sta lavorando al suo rinnovo e la trattativa mette la Fiorentina in sala di attesa. Punto numero due: il tecnico biancoceleste implica un investimento oneroso sulla panchina (sta trattando un ingaggio da circa 4 milioni di euro a stagione). Punto terzo: Inzaghi prima di rispondere sì cercherà garanzie tecniche. L’ok alla Fiorentina sarà legato a un mercato rivoluzionario.
Nelle ultime ore, De Zerbi ha iniziato a riparlare di futuro con il Sassuolo. Pretattica, spiegano nel mondo dei procuratori, perché in estate ci sono almeno il 95 per cento di possibilità che De Zerbi sia su un’altra panchina. E qui ecco prendersi la scena la Fiorentina. L’allenatore degli emiliani piace e già la scorsa estate Barone e Pradè una chiacchierata con De Zerbi l’avrebbero fatta più che volentieri. I pro: di De Zerbi può piacere il gioco che contraddistingue le sue squadre. Modulo e tattica, raccontano di un De Zerbi bravo nello sfruttare al massimo e soprattutto concretizzare la crescita dei giocatori a disposizione. De Zerbi e la Fiorentina potrebbero ripercorrere una strada simile a quella fatta da Gasperini e l’Atalanta. Previa, ovviamente, una campagna acquisti all’altezza. I contro: carattere ruvido, motivatore severo, la pressione di Firenze e delle ambizioni della Fiorentina potrebbe (a livello psicologico) non dare a De Zerbi il tempo per avviare un progetto che altrove avrebbe un margine di risultato di almeno un paio di anni.
Che prima della conferma di Iachini (agosto scorso), fosse stato Juric l’allenatore più vicino alla panchina della Fiorentina, ormai è un dato di fatto. Domanda: Pradè proverà a riconvicere la società viola che il tecnico del Verona è l’uomo giusto su cui scommettere? Perché sì: Juric ha idee, è uomo spogliatoio, punta su squadre dove il mix fra giovani e giocatori di esperienza rappresenta quasi un marchio di fabbrica. Perché no: raccontano che il brusco stop alla trattativa con i viola, la scorsa estate, lo avrebbe segnato in modo indelebile. E’ vicino al rinnovo e piace anche a Lazio e Napoli.