Infortuni, difficoltà in difesa e assenze dietro e in mezzo: Pioli deve raccogliere i pezzi, la squadra deve rispondere con il carattere.
Da giorni si parla di un Fiorentina-Lazio decisivo o quasi. Lo dice la classifica, lo dice un calendario che domenica dopo domenica si accorcia. Sempre meno partite a disposizione per recuperare, ritardo di 5 punti sul 7° posto e dalla zona Europa. Per non abbandonare ogni ambizione di campionato già a marzo, i viola possono così solo vincere domani contro i biancocelesti. Squadra carica a pallettoni dopo la vittoria nel derby. Ma quante grane per Pioli…
ASSENZE. La più pesante, in termine di gravità, quella di Marko Pjaca: rottura del crociato e stagione finita per il croato, un’alternativa in meno per il tecnico. Per l’attualità, invece, un paio di titolari in forte dubbio per Pioli. Alban Lafont non ha infatti ancora recuperato al problema alla caviglia accusato a Bergamo: provino decisivo domattina, ma c’è pessimismo. In settimana è stato dunque provato Pietro Terracciano, che potrebbe sostituire il francese domani sera. L’ex Empoli non gioca da inizio ottobre, fin qui si è allenato bene ma rappresenta certamente un’incognita. Un problema non da poco per un reparto difensivo che ha subito 2 gol a partita in campionato da inizio 2019.
CENTROCAMPO. E poi in mezzo. Edimilson Fernandes è in forte dubbio, anche oggi non si è allenato. Negli ultimi mesi è diventato un titolarissimo per Pioli, gioca più davanti alla difesa e ha ‘sganciato’ di fatto Veretout come mezz’ala. E anche Dabo è in dubbio per un attacco influenzale. Chi giocherà quindi? Probabilmente sarà ‘rispolverato’ Norgaard. Il danese non gioca da fine gennaio, quando partì titolare ma fu sostituito al 45′ contro il Chievo. Non una gran prova, quella, mentre nelle altre due apparizioni dall’inizio era sembrato più ordinato, anche se non un ‘fenomeno’.
TESTA. Equilibri quindi precari per la Fiorentina. Dopo la ‘scoppola’ di Bergamo, e dopo il 3-3 dell’andata in casa di Coppa Italia. Sarà bastata una settimana per ricaricare le energie fisiche e mentali? Senz’altro l’importanza dell’impegno dovrebbe bastare per alzare l’attenzione. E nel momento di difficoltà, servirà così una grande prova di squadra. Una reazione di gruppo. Quella qualità che, più di tutte, Pezzella, Chiesa e compagni hanno saputo esaltare in questa pur tribolata stagione. Grinta, voglia, carattere. Specie nei momenti di sofferenza. Da Reggio Emilia con il Sassuolo alla gara con la Samp riacciuffata al 94′, fino alle sfide con Chievo, Spal, Napoli, Inter e Atalanta. Tante le prove del carattere enorme della squadra di Pioli. Che avrà limiti di esperienza e tecnica, ma ha un grande cuore. Domani sera l’ennesima occasione per dimostrarlo. Perché l’appuntamento è di quelli cruciali. Perché se davvero il gruppo crede all’Europa, deve fare bottino pieno in uno scontro diretto.

Di
Marco Pecorini