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Gamberini: “Fiorentina forte e in salute. Che ricordo il 3-2 alla Juve. Maran viola? Qui lavoro eccezionale”

Intervista a Viola Week per Alessandro Gamberini, ex difensore viola oggi al Chievo.

Alessandro, a distanza di cinque stagioni per lei quella contro la Fiorentina è ancora una partita speciale? «Firenze è la città in cui ho abitato per 7 anni e abbiamo vissuto un ciclo importante dove ci siamo tolti tante soddisfazioni. È una città a cui sono ancora legato, però per me la partita contro la Fiorentina è una gara come le altre. Io e i miei compagni cercheremo di dare il massimo per portare a casa punti per la classifica».

Che Fiorentina si aspetta di trovare? Quella che vi ha battuto con molta fatica in Coppa o quella che ha strapazzato la Juventus? «Secondo me troveremo una squadra in salute, in forma e che ha entusiasmo. La Fiorentina di domenica scorsa mi ha impressionato. Comunque in generale è una squadra forte».

Cosa teme della Fiorentina? «Conosciamo bene quali sono le loro qualità, in più hanno recuperato giocatori importanti che secondo me fanno fare a tutto il gruppo un salto di qualità. Hanno una grande fase di possesso palla, ti fanno girare e cercano di aprire i varchi per sfruttare quelle che sono le loro caratteristiche più importanti: grande velocità, tecnica e difesa».

Domenica sera i viola hanno battuto la Juventus. Che ricordi ha del successo a Torino nel 2008 per 3 a 2? «Forse quello è uno dei ricordi più belli, che ho bene impresso nella mente. Ricordo al ritorno da Torino tantissime persone che ci hanno aspettato e hanno festeggiato come se avessimo vinto lo scudetto».

A Verona intanto si è riformata una vera colonia viola con lei, Dainelli, Seculin e Gobbi. Sono amicizie importanti nella sua carriera? «Sì, sono legami preziosi e mi ritengo fortunato ad aver incontrato, nel corso della mia carriera e dall’esperienza che ho vissuto nelle varie città, persone che mi sono rimaste nel cuore e con le quali ho instaurato un rapporto non esclusivamente lavorativo, ma di vera amicizia».

A Firenze si parla di un ritorno di Prandelli. È un tecnico che conosce bene. Sarebbe a suo avviso una buona scelta? «Non sono nelle condizioni di esprimere pareri e consigli. Credo che ci siano persone che lavorano per questo ela decisione spetterà a loro. Mi sembra, però, che sia un po’ sottovalutato il lavoro che sta facendo Sousa, secondo me è un grandissimo lavoro. Quest’anno si è trovato tante volte in emergenza con diversi infortuni di giocatori importanti e nelle difficoltà è riuscito a dare un’impronta alla squadra ed è riuscito a migliorare le qualità dei giocatori».

Un nome nella testa della dirigenza viola è anche quello di Rolando Maran: crede che il suo mister sia pronto per questo salto? «Penso che il ciclo che ha aperto qui in questi anni sia stato positivo e in costante crescita. Ha fatto un lavoro eccezionale sotto tutti i punti di vista. Se ripensiamo a quando è arrivato e ha come ha trovato la squadra e quello che invece il Chievo ha raggiunto nel corso dell’esperienza che abbiamo fatto con lui non si può che essere soddisfatti. Credo che ora nella sua testa ci sia l’obiettivo di valorizzare questo ciclo. È chiaro che il lavoro che fa ha un forte peso specifico e qui ha fatto qualcosa di eccezionale».

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