L’ex portiere e dirigente della Fiorentina Giovanni Galli analizza il momento dei viola e la questione legata allo stadio Artemio Franchi
Parla così a Lady Radio l’ex portiere e dirigente della Fiorentina Giovanni Galli: “Ho sempre detto che per me un allenatore incide all’incirca per un buon 40%. Inizialmente ero molto felice dell’arrivo di Vincenzo Italiano, che l’anno scorso ha fatto un gran lavoro, trasformando in poco tempo l’assetto mentale della Fiorentina, passando da una squadra che subiva la partita ad una che voleva sempre farla, e la faceva. Quest’anno, inizialmente, almeno fino a dicembre, non mi aveva entusiasmato la Fiorentina. Ho spesso avuto la sensazione che la squadra si fosse incartata nelle richieste di Italiano. Per fortuna, col tempo la Fiorentina ha ritrovato organizzazione, con movimenti giusti e tempi giusti. Basta vedere Cabral, che a parte il gol straordinario a Braga è sempre arrivato al momento giusto rispetto ai tempi dell’azione dei compagni”.
INTER-FIORENTINA. “Mi è piaciuta molto l’identità della Fiorentina messa in campo a San Siro. Ha sofferto un po’, rischiando, ma è andata lì con la voglia di provare a vincerla. Veder giocare la Fiorentina adesso dà davvero una bella sensazione. La squadra direi che si è ritrovata, perché adesso rivediamo la stessa squadra dello scorso anno, dopo qualche mese un po’ di difficoltà. C’era un po’ troppa confusione, tanti volevano essere generosi, ma si creava un po’ troppo caos tattico. Ora, con bravura e col lavoro di Italiano, si vede una Fiorentina che è tornata squadra”.
DIFESA. “Si, ok, la porta inviolata, i numeri. Ma quando Lukaku sbaglia un gol come quello…La partita di Milano mi ha entusiasmato, ma a livello tattico si sono viste diverse cose a gara in corso, con vari accorgimenti da parte di Italiano, come quando nel finale è passato a tre centrali. Questo vuol dire che è un tecnico che lavora, tanto e bene. A volte ha commesso degli errori, ma è normale”.
STADIO. “E’ un grande enigma. La Fiorentina giustamente, ribadisce che non gli è stata data la possibilità di farglielo fare come voleva, e che vorrebbe giocare giustamente a Firenze o nei dintorni, perché così perdi incassi, tifosi…Non lo so, se si va a Modena, Reggio Emilia, in quanti tifosi potranno andare al seguito della squadra? 150+50 milioni servirebbero solo per fare lo stadio, che è un bene culturale, ma sarebbe comunque stravolto il progetto del bene tutelato. E sarebbe, comunque, un altro stadio. Già il discorso di per sé non va bene, per me. Poi vai a chiedere soldi all’Europa per migliorare un’area, degradata, ma quei 100 milioni…ma tutti gli altri progetti per l’area non sono ancora stati fatti, quindi quei soldi sarebbero soltanto usati per lo stadio. Io farei…di quei soldi uso solo quelli che servono per ristrutturare il Franchi, mantenendolo comunque com’è, e lo stadio lo faccio fare ad un privato”.
Di
Redazione LaViola.it