Intervistato dal Corriere dello Sport – Stadio, Giovanni Galli parla così di Torino-Fiorentina: «La Fiorentina è il linea con il profilo iniziale, una stagione per ripartire con tanti giovani. Con qualche gara persa di troppo, ma in generale in scia con quel che doveva fare. Il Toro invece aveva grandi ambizioni e credevo che potesse lottare per un piazzamento in Europa League. Invece c’è stato il cambio di allenatore e la necessità di ritrovare la propria identità. Non è una stagione positiva e domani hanno bisogno di vincere. Per me è una partita affascinante anche sugli spalti per gemellaggio fra due tifoserie che mi hanno sempre voluto bene».
Su Astori: «Per la Fiorentina tutto il campionato sarà ad handicap. Non potrai mai capire cosa accade nello spogliatoio, se si riesce a stabilizzare nella quotidianità. La natura dell’uomo ti porta a sopravvivere e ricominciare, ma il dolore ti accompagna sempre, lo avrai sempre dentro».
Sportiello? «A fine stagione ha sempre il segno positivo nelle sue valutazioni. Ha sbagliato qualche volta, ma alla prima stagione da titolare ci può stare. Contro il Benevento l’ho rivisto cattivo, concentrato, sicuro nelle uscite. Ho rivisto lo Sportiello che conosco e quello che vorrei vedere sempre. Per un portiere, paradossalmente, è ancor più importante trasmettere tranquillità che parare».
Simeone? «E’ giovane e ha bisogno di tempo. Avere tutto e subito è impossibile a poco più di vent’anni. Ha il diritto di sbagliare e capitalizzare gli errori. È un buonissimo attaccante e ha bisogno solo di tempo».
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Redazione LaViola.it