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Galli: “Gudmundsson? Un conto è la personalità, un altro l’arroganza”
L’ex estremo difensore della Fiorentina: “Se Gudmundsson arriva e pensa di essere la stella non va bene, devono essere i compagni a ‘eleggerti’ a star”
L’ex portiere viola Giovanni Galli è intervenuto ai microfoni di Lady Radio. Queste le sue dichiarazioni: “Le parole di Kouame? Vorrei stemperare la tensione sulle sue parole. Spero che lui abbia voluto dire che bisogna giocare di più come squadra, con più organizzazione. Non vorrei che il suo italiano stentato lo abbia portato a dire cose molto più gravi di quello che sono in questo momento. Certo, ho notato che Gudmundsson sulla punizione con Cataldi ha avuto l’atteggiamento sul calcio di rigore. Un conto è la personalità che va benissimo, un conto è l’arroganza. Chi è l’ultimo arrivato in uno spogliatoio deve farsi ben volere e poi pretendere qualcosa di più. Se lui arriva e pensa di essere la star non va bene: lo si diventa solo se i tuoi compagni ti eleggono a star, non se lo imponi te stesso, in questo caso è un problema. La mia preoccupazione, però, è un’altra”.
GIOCO. “Lo 0-0 all’Empoli andava bene per il proprio percorso, la Fiorentina avrebbe dovuto avere in mano la partita. Mi pare che idee ce ne siano poche, qualche giocatore è fuori condizione o fuori dal contesto, qualche giocatore gioca col freno a mano tirato a causa della disposizione tattica. Al di là della difesa a 4, credo ci sia qualche accorgimento dentro al campo che va migliorato. Stai perdendo Bove che è una mezzala, Mandragora o Richardson che sono mezzali, vedevo Kouame e Colpani andare in giro per il campo, senza funzione specifica. Peggio di così, con 0 tiri in porta, penso che non si possa fare”.
PALLADINO. “La squadra è stata cambiata tanto, con giocatori arrivati negli ultimi 5 giorni. Deve assolutamente trovare le posizioni. Se Gosens a metà strada tra la sua posizione e fondo campo trova un compagno di squadra al quale deve affidare la palla viene frenato. Ci vorrebbero tre centrocampisti”.
