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Galbiati a VI.IT: “Bani? Era stato segnalato ai viola quando era alla Fortis. E quel gol all’Arezzo…”

Le dichiarazioni dell’ex difensore viola sul centrale del Bologna che aveva allenato alla Fortis Juventus quando aveva ancora 16 anni

Negli ultimi giorni di mercato la Fiorentina potrebbe inserire un nuovo rinforzo in difesa. Oltre a Martinez Quarta del River Plate, nelle ultime ore è uscito il nome di Mattia Bani del Bologna. Per il classe 1993 si tratterebbe quasi di un ritorno a casa, visto che è nato a Borgo San Lorenzo e cresciuto a Rufina, a trenta minuti dal capoluogo toscano. Un profilo che conosce bene un ex viola come Roberto Galbiati, che lo ha allenato alla Fortis Juventus prima del passaggio al Genoa. Queste le sue dichiarazioni in esclusiva a LaViola.it:

Qual è il primo ricordo che ha di Bani alla Fortis Juventus?
“Era un ragazzo che veniva dal fallimento del Figline e lo avevamo aggregato alla Prima Squadra anche se era sotto età. Allenandolo ci siamo accorti che poteva esserci utile anche perché stavamo ricostruendo la squadra e da lì è diventato quello che è diventato. Per la giovane età mi ricordo che aveva una buona dose di personalità e grinta, oltre ad essere forte di testa. Quello che ci ha impressionato maggiormente però è stata quella sua voglia di imparare e la sua dedizione al lavoro: tutte doti che poi l’hanno portato ad arrivare in Serie A”.

Si aspettava potesse fare questo tipo di percorso?
Avevamo visto che le doti le aveva, ma per arrivare in Serie A ci sono tante problematiche. Speravo che potesse arrivarci. Complimenti a quelli che lo hanno allenato, ma soprattutto a lui che ci ha creduto”.

Tanta gavetta tra Reggiana e Pro Vercelli, poi il Chievo e l’ultima stagione a Bologna con 4 gol nell’ultima stagione: crede che sia un profilo da Fiorentina?
“Credo che possa essere utile alla Fiorentina. Certamente se prendi Bani significa che un difensore importante potrebbe andare via. È un giocatore che ha fatto tanta gavetta, ma che era stato proposto anche alla Fiorentina all’epoca, ma la società viola non è mai venuta a vederlo. Peccato perché avrebbe potuto averlo già da un po’ di anni. Per una società come la Fiorentina, i giovani che crescono in zona dovrebbero essere tutti suoi: ora lo paghi, mentre se lo prendi giovane e lo fai crescere costa il giusto”.

C’è un aneddoto particolare che conserva?
“Quando dissi ai dirigenti della Fortis che era un giocatore interessante e che lo avrei fatto giocare la domenica dopo contro l’Arezzo in Coppa Italia, mi guardarono con gli occhi spalancati. Ad Arezzo vincemmo 2-1 con un gol di Bani e posso dire di aver avuto ragione (sorride, ndr)”. 

Tornando alla Fiorentina, come ha visto la squadra a San Siro?
“La squadra non l’ho vista male: una partita buona, ma come ha detto Iachini ci sono alcuni giovani che non hanno avuto la prestazione adeguata. Quando giochi contro una squadra come l’Inter, con tutti giocatori di valore e con la possibilità di fare 5 cambi, il risultato si decide lì”.

Nel mirino della critica è finito Vlahovic con il gol sbagliato e la marcatura soft su D’Ambrosio…
“In attacco la Fiorentina ha giocatori interessanti, ma giovani. Non parlo solo di Vlahovic, ma per tutti i giovani ci vuole un po’ di tempo per avere una continuità di rendimento adeguata. Vlahovic ha avuto un’occasione importante e poi non ha marcato D’Ambrosio, ma è risaputo che l’attaccante nella propria area fa solo danni”.

Lo manderebbe in prestito?
“Già dallo scorso anno ero convinto che alla Fiorentina servisse in attacco un profilo con più esperienza, oltre a Ribery che però fa un altro ruolo. Uno come Llorente che potrebbe prendere spendendo poco. Vlahovic lo manderei in prestito per fargli fare quell’esperienza necessaria alla sua crescita”.

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