Le dichiarazioni dell’ex difensore viola sul momento che sta attraversando il calcio italiano alle prese con il Covid-19 e non solo
Roberto Galbiati, ex difensore della Fiorentina, ha parlato a Lady Radio:
“Credo che sia una mancanza della società, perché doveva imporre ai giocatori di rimanere qui. Certamente capisco il problema di Higuain, ma gli altri dovevano restare”.
RIDUZIONE STIPENDI. “In questo momento dovrebbe essere il calcio a dare una mano agli ospedali e non allo Stato. Qualcuno l’ha fatto, altri lo hanno fatto in silenzio, ma dovrebbero farlo tutti. Credo che come gli operai o chi viene mandato in cassa integrazione, anche i calciatori dovrebbero fare dei sacrifici in un mese nel quale non lavorano”.
LEGGE 91. “Credo sia impossibile mettere in discussione quella legge. I calciatori non torneranno mai indietro. Io ho vissuto in quell’epoca quando venne approvata e c’erano tanti ragazzi che magari non volevano trasferirsi dal nord al sud che preferivano smettere. Io credo che ormai questa situazione non deve più esistere. Questa legge non deve essere cambiata”.
CUTRONE. “Quando ha esordito nel Milan era quel giocatore alla Robbiati che entrava e faceva gol. Ultimamente non lo sta facendo, anche se ha giocato meno. Credo sia un calciatore utile e può creare spazio anche ad altri compagni”.
SITUAZIONE A CERNUSCO SUL NAVIGLIO. “La situazione è drammatica. Una mia cugina mi ha mandato un video dell’ospedale e devo dire che è una cosa assurda e impressionante: non ci sono più posti e addirittura non vengono fatte più arrivare le ambulanze lì. C’è qualche contagiato e pochi morti”.
Di
Redazione LaViola.it