Una firma per il rinnovo del contratto che non arriva, con le consuete voci di mercato che si sono intrecciate nelle ultime ore (legate soprattutto a Milan ed Inter). Se i tifosi viola si godono la bella Fiorentina di questo inizio di stagione (frenata solo da qualche decisione arbitrale avversa), guardano con sospetto al rinnovo del contratto che non arriva per Daniele Pradè. Il ds viola, ritenuto a ragion veduta uno degli artefici della rinascita, stando così le cose terminerà il suo rapporto di lavoro con la Fiorentina il prossimo 30 giugno. Uno scenario, questo, che nessuno vuole prendere minimamente in considerazione. Il tempo per rinnovare il contratto c’è ed i dirigenti viola hanno sempre ripetuto pubblicamente che non ci saranno problemi. Intanto, LaViola.it ha deciso di approfondire l’argomento andando ad intervistare in esclusiva tifosi ed addetti ai lavori.
Luca Ariatti (ex capitano viola e attuale Agente Fifa): “Penso che l’operato di Pradè sia stato fatto con dei criteri giusti. E’ giusto soffermarsi ad analizzare come laFiorentina ha operato sul mercato, anche se poi sono i risultati a dare la sentenza finale. A me piace osservare come Pradè abbia lavorato con i giovani e con dei giocatori importanti che hanno fatto la differenza. Complessivamente è stato fatto un ottimo lavoro. Sicuramente ci potrà essere un movimento nelle figure dirigenziali di squadre come Milan, Inter e Roma. Ci può stare che qualcosa cambi, ma Pradè è molto legato al progetto viola ed alla città. Credo che la società farà l’impossibile per trattenerlo. Mi dispiacerebbe se le strade si dividessero. Dopo l’era Corvino i viola hanno trovato una coppia (Pradè e Macia, ndr) invidiata in tutta Europa. Mi auguro che il nome di Pradè sia legato a lungo a quello della Fiorentina. Lo dico per il bene della società, anche da ex capitano”.
Salvatore Bagni (procuratore ed Agente Fifa): “Pradè ha fatto sicuramente un grande lavoro per la Fiorentina ed è sotto gli occhi di tutti. Sarebbe un peccato perderlo, io credo che il suo percorso dovrebbe almeno concludersi con un piazzamento in Champions League, altrimenti sarebbe interrotto il lavoro a metà. L’interesse di Milan ed Inter? Me lo auguro per lui se ci dovesse essere, anche se non ho molti dubbi. L’interesse c’è per forza quando uno lavora bene. Non c’è niente di nuovo, specialmente in un momento in cui Milan ed Inter sono in evoluzione. Io lo vedrei bene ancora a Firenze, dove deve concludere il suo lavoro. Credo proprio che opterà per questa soluzione”.
Gianfranco Monti (conduttore e speaker radiofonico): “All’inizio conoscevo un Daniele Pradè romano ed io sinceramente sono anti-romanista ed ero un po’ perplesso da tifoso. Quando è arrivato a Firenze l’ho conosciuto ed è una persona notevole. Spero che rinnovi il contratto tutta la vita, è uno dei tre direttori sportivi più bravi d’Italia. Non ho mai paura dei contratti in scadenza, anche perché i contratti firmati per molti addetti ai lavori sono come carta straccia. Se lo contattano le grandi squadre vuol dire che è forte e questo ci inorgoglisce e se lui vuole rimanere a Firenze non ce n’è per nessuno. Spero non ci siano problemi per il rinnovo, mi auguro ne stiano già parlando. In quel caso lo può chiamare anche il Milan, ma lui non ci andrebbe. Andare al Milan adesso può essere pericoloso, potrebbe fare bene bene, ma anche male male. Io, ripeto, vorrei che rimanesse in viola. Ha dimostrato di essere un grande dirigente. Se potessi dargli un consiglio gli direi di rimanere qui con noi, perché Firenze lo ha accolto benissimo e la società è all’avanguardia. Fossi in lui rimarrei in una piazza sana, piuttosto che andarmi ad impelagare in una situazione più faticosa com’è anche quella dell’Inter, perché se fossi un tifoso nerazzurro non sarei per niente contento dell’arrivo di Thohir”.
Claudio Nassi (ex direttore sportivo della Fiorentina): “La Fiorentina ha una grande società e quest’anno la squadra è competitiva fin dall’inizio. Per la prima volta nella storia dei Della Valle la Fiorentina è costruita per vincere in Italia ed in Europa, ma la mia esperienza mi fa dire che morto un Papa se ne fa un altro. L’importante è cercare di migliorare. Se Pradè si rende conto di cos’è la Fiorentina non prende altro in considerazione, altrimenti se deve andare vada. Non vedo problemi. C’è un proverbio che dice ‘fai sempre il contrario di quello che vuole la tifoseria e facendo questo fai l’interesse della tifoseria stessa’. Firenze si innamora sempre del calciatore o del direttore sportivo, ma l’unica cosa che conta è la proprietà. Le tre cose importanti sono la proprietà, la tifoseria e la città: queste tre cose restano, tutto il resto passa. Il direttore sportivo oltre a comprare i calciatori deve allenare il Presidente e fargli capire in che mondo sta operando, per difendere da tutte le insidie la società”.
Fabrizio Lucchesi (ex Direttore Generale della Fiorentina ed attuale Direttore Generale del Pisa): “Pradè deve essere assolutamente confermato, per le qualità individuali e per il gruppo di lavoro che si è creato a Firenze. Io credo che prima di prendere altri impegni aspetterà di vedere le mosse della Fiorentina. Se la società non si dovesse muovere è giusto che si guardi intorno perché è un dirigente di alto livello. Certamente, in quel caso, le alternative non gli mancherebbero e basta leggere i giornali di questi giorni. Alla Fiorentina ha portato un qualcosa di importante, ma soprattutto ha creato un gruppo di lavoro che difficilmente credo si possa rompere. Io sono assolutamente per la continuità di questo progetto. Squadra che vince non si cambia”.
Di
Redazione LaViola.it