L’ex portiere viola ha commentato la stagione della squadra di Italiano ancora in corsa per un posto in Europa
Sebastien Frey, visto che ha combinato la Fiorentina nelle ultime settimane? «Eh, sì. E mi dispiace. Ora è il momento di stringere i denti e di provarci. Da metà stagione si è capito che i viola potevano raggiungere un traguardo importantissimo, poi…». Riporta La Nazione.
Sincero: la Fiorentina merita un posto in Europa o no?
«Certo che lo merita. Assolutamente. La stagione, complessivamente, è stata buona e il giudizio definitivo, ovvero quello che puoi riassumere in un piazzamento che vale l’Europa, dice che la Fiorentina merita di stare lassù senza rubare niente a nessuno».
Un giudizio su Italiano?
«Ha fatto un grande lavoro. Ho parlato con lui di recente. E’ un emergente con grandi idee. E’ stato bravo a capire al volo che cos’è la Fiorentina per questa città, per la gente viola. E che lavorare a Firenze ti dà tanto ma ti espone anche a mille attenzioni e critiche».
Critiche che hanno travolto i suoi… colleghi, Dragowski e Terracciano…
«Drago si è trovato a vivere una situazione psicologicamente complicata: era il titolare, si è fatto male, è tornato e si è risvegliato riserva. Pietro ha sempre fatto bene, ma l’altro giorno…».
Dunque, che fare?
«I due devono ricordarsi che la Fiorentina ha un obiettivo da conquistare e che magari potrebbe esser proprio uno di loro il protagonista decisivo. Pensino una cosa: l’ultima sfida è con la Juve, a Firenze. Magari alla Fiorentina servirà il punto decisivo per l’Europa. Immaginate se la stagione si chiudesse con una super-parata o un rigore respinto da Drago o Terra. Davvero, a quel punto, qualcuno si ricorderà dei loro errori? No».
Serve tanto carattere per pensarla così, sa?
«Un portiere deve essere così. Ricordo un mio Fiorentina-Napoli. Punti pesanti in palio. La iniziai con un mio errore, palla fra braccio e palo e gol del Napoli. Mi dissi: o dimentico subito tutto o la partita è già finita. Ricordo che nel finale feci una parata strepitosa. Tolsi all’angolino una punizione di Cavani e poi andammo a vincere 2-1. Non mi feci condizionare dall’errore…».
Di
Redazione LaViola.it