L’ex portierone della Fiorentina, amatissimo dai tifosi viola, ha rilasciato un’intervista in vista del match tra Fiorentina ed Inter
Tra i portieri più forti degli ultimi 20 anni c’è sicuramente Sebastien Frey. Il numero uno francese ha segnato un’epoca in Italia indossando, tra le altre, le maglie di Inter e Fiorentina. In nerazzurro ha mosso i primi passi, mentre a Firenze è stato uno dei leader della Viola Champagne capace di arrivare fino agli ottavi di finale di Champions League e in semifinale di Coppa Uefa. Oggi ha parlato a Libero.
Il suo debutto in A avvenne proprio in un Inter-Fiorentina: se lo ricorda?
«Fu la mia prima da titolare in Serie A. Entrando in campo davanti a me c’erano come capitani Ronaldo e Batistuta, per dirle come il calcio italiano era il più bello al mondo. Giocai bene davanti a 60mila persone, vincemmo 2-0 e non presi gol: giornata perfetta».
Cosa si aspetta stasera?
«Vlahovic è tornato in un buon momento. È un talento imprevedibile con colpi importanti. L’Inter resta solida, nonostante gli altri e bassi e le difficoltà societarie: Conte sta portando avanti un progetto importante. Sulla carta nerazzurri favoriti».
Come giudica finora la stagione della Fiorentina? I tifosi sono delusi dall’ennesima stagione anonima.
«Ho un legame forte con Firenze e la Fiorentina. Mi dispiace vedere la Viola così in basso in classifica e lontano dall’Europa, che ai miei tempi era diventato l’habitat naturale della squadra. Commisso? Le ambizioni ci sono però qualche errore è stato fatto visti i risultati ottenuti. Spero che la questione stadio e la politica non facciano perdere entusiasmo al presidente».
L’unica certezza è Ribery…
«Frank è un grande campione: quando gira, fa ancora la differenza».
Dragowski sta avendo una crescita importante: le piace?
«È una delle poche note liete di una Fiorentina in difficoltà. Sta facendo molto bene».
È vero che disse no al Milan di Ancelotti per non tradire la Fiorentina?
«Sono stato molto vicino ai rossoneri un anno, ma poi sono rimasto. Alla fine ho continuato a fare grandi cose a Firenze e sono contento di come siano andate le cose».

Di
Redazione LaViola.it