Rassegna Stampa
Franck cerca il suo… gemello. Chi in attacco insieme a lui?
Gli è bastato tornare intanto in amichevole per “accendere” la sua squadra, ma adesso Franck Ribery cerca il suo… gemello
Toccherà a Montella trovare la migliore versione offensiva della Fiorentina che fin qui in trasferta è andata in gol 10 volte (9 più l’autogol di Palomino a Bergamo, innescato dal tiro di Chiesa) sulle 18 reti totali.
C’è intanto la soluzione… classica, quella attuata nelle sette gare consecutive, dalla sfida contro la Juventus di metà settembre a quella con la Lazio, fino alla squalifica del francese, con Chiesa chiamato a fare da partner d’attacco all’ex Bayern. E’ di certo l’ipotesi che ha visto il figlio d’arte rendere al meglio (2 gol e 4 assist), ma anche quella che gli avversari più conoscono. Ed ecco che allora, a Chiesa potrebbe essere chiesto maggiore sacrificio fisico, abbassandosi sulla linea del centrocampo (a 5) e andando a prendere il posto che fin qui è stato di Lirola.
IDEA BOATENG. In questo caso Boateng, la cui candidatura continua a restare forte, potrebbe andare a sistemarsi al fianco di Ribery, giacché i due hanno fraseggiato insieme pure nell’ultimo test, mostrando un feeling crescente. Sono i due giocatori di maggiore esperienza di questa giovane Fiorentina, quelli che puntano a far fare al gruppo il salto di qualità, col ghanese che non aspetta altro se non riprendersi spazio e gol. Con un 4-3-3, invece Chiesa e Ribery andrebbero sulle corsie esterne, magari proprio con Boateng ancora nelle vesti di “falso nueve”.
VLAHOVIC SCALPITA. Vlahovic non intende farsi da parte. A Cagliari è stato l’unico a non arrendersi riuscendo a rendere meno amaro il passivo con la sua prima doppietta in Serie A. Contro l’Entella, ha iniziato in panchina, subentrando nella ripresa proprio a Boateng ma vendendo il sogno di scrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori infrangersi sul palo, quasi peggio di una maledizione. Il serbo ha un ostacolo enorme da sorpassare, eppure è pronto a fare gli straordinari per convincere tutti. I numeri propendono dalla sua parte (141 minuti per un gol per Vlahovic, 327 per Kevin-Prince), ma la matematica stavolta non conta.
GHEZZAL SI PROPONE. Intanto, si propone anche Ghezzal, il franco algerino che l’unica presenza da titolare l’ha vissuta col Parma, accontentandosi fin qui di 104 minuti complessivi. Con i due gol realizzati, in una gara in cui è stato sistemato al posto di Chiesa – in queste ore in Nazionale – si è acceso finalmente i riflettori addosso. Potrebbe diventare la chiave in più con cui provare a scardinare, persino a gara in corso, la granitica difesa del Verona che in casa ha subito meno gol di tutti, pure della Juventus (solo 4, come il Napoli al San Paolo), con la sua capacità di farsi velenoso al momento opportuno. Si deciderà tutto a partire da giovedì, quando la squadra tornerà a lavorare al completo: Montella ha più soluzioni, dovrà trovare quella giusta per mettere al tappeto il Verona di Juric.