Passano i giorni ma il tema Franchi resta centrale nella cronaca cittadina e nazionale. Difficile l’ok dall’Europa
«C’è un margine certamente. Abbiamo già approvato la revisione di piani per tre Paesi — Lussemburgo Germania e Finlandia — quando arriveranno le proposte di emendamento da parte italiana la Commissione è pronta ad esaminarle. Con il massimo di collaborazione e di flessibilità». Scrive il Corriere Fiorentino.
Da Cernobbio, Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli affari economici e monetari nella Commissione von der Leyen, apre all’ipotesi di un cambiamento dei piani italiani per il Pnrr. Un’ipotesi alla quale sta lavorando il ministro Fitto e che potrebbe interessare anche il Franchi. La Commissione europea infatti ha più di un dubbio sull’opportunità di pagare i 55 milioni teoricamente previsti per lo stadio fiorentino. Perché, come ormai noto, l’obiettivo della misura europea è «rivitalizzare aree urbane degradate. Consentendo la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili».
Sebbene la misura inclusa nel Pnrr non definisse ex ante i progetti specifici da includere nei piani, i progetti stessi «devono essere localizzati in grandi aree urbane degradate e rispettare l’obiettivo sociale della misura». Per questo, nonostante il restyling del Franchi preveda una svolta green tramite il fotovoltaico e il recupero dell’acqua piovana, sembra sempre più difficile che a fine mese arrivi il via libera della Commissione.

Di
Redazione LaViola.it