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Franchi, pronto il bando. No a Pessina nella commissione. Tensione con i Nervi

Stadio Artemio Franchi

Tempi stretti, tanti partecipanti illustri a livello internazionale. Altissime le aspettative di Nardella, che vuole farne un grande lascito per Firenze

Stadio Franchi, bando pronto. «Questioni di giorni, ai primi di giugno lo pubblichiamo», annunciano da Palazzo Vecchio. Dovrebbero esserci sei mesi per le proposte per arrivare a primavera 2022 con un progetto preliminare. E le aspettative sono altissime in Comune: il sindaco Dario Nardella, che coordina passo passo l’operazione deciso a farne il suo grande lascito alla città, spera che partecipino i big dell’architettura mondiale. E in effetti i grandi nomi internazionali stanno già guardando con attenzione da mesi a Firenze e alla ristrutturazione del capolavoro di Pier Luigi Nervi, per cui nei fondi complementari del Recovery Fund sono previsti 95 milioni di euro: da Piano a Boeri, da Meis a Foster. Anche il fiorentino Casamonti, già progettista fidato di Commisso, correrà. E studi come Populous, Hok e Kss Design potrebbero essere interessati, scrive La Repubblica.

TENSIONE. Ma qualche tensione agita le ultime ore. Proprio oggi un incontro tra l’assessora all’urbanistica Cecilia Del Re e il presidente degli architetti fiorentini Matteo Fagnoni dovrebbe dire l’ultima parola sull’uso o meno della piattaforma nazionale dell’Ordine per il concorso. E anche con l’associazione “Nervi Project”, guidata dal nipote di Nervi, Marco, le acque sono agitate: nella giuria a 5 è scattata una corsa pazzesca per entrare e un posto per un membro scelto dagli eredi del progettista del Franchi non è per ora saltato fuori, con loro somma ira. Ma non è una questione di “poltrone”, assicura l’associazione: il punto è che tipo di ruolo si intenda darle come soggetto garante della qualità del progetto, si spiega. Su questo punto un’intesa non c’è. Ma il conto alla rovescia può scattare.

COMMISSIONE. Sarà una delle gare internazionali di progettazione più prestigiose, quella del Franchi. Copertura, nuove curve, restyling del campo da gioco. L’idea del Comune è quella di garantire premi ai partecipanti che entreranno nelle parti alte della “classifica”. Come presidente della giuria Nardella punta ad una figura di spessore europeo. Nella commissione non entrerà il soprintendente Andrea Pessina, storico nemico dell’abbattimento dello stadio, ma non è escluso che ci sarà un “inviato” del Ministero dei beni culturali.

TEMPI. Stringenti i tempi: l’idea del Comune è avere un primo progetto nella prossima primavera, quindi subito progettazione definitiva ed esecutiva e partenza dei cantieri a fine 2023. Nell’ambizione di inaugurare il nuovo stadio nel 2025 massimo inizi 2026, per rispettare i tempi del Recovery Plan. Resta da capire quando e se il patron della Fiorentina Rocco Commisso vorrà entrare nella partita, magari per la gestione dei futuri spazi commerciali sotto le curve e i nuovi sky box. All’ultimo vertice con Nardella e Giani si è mostrato meno freddo di un tempo. Chissà se il progetto lo convincerà.

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